lunedì, Settembre 16, 2024

FKA Twigs è artisticamente più in forma che mai

Must Read

Questo articolo è stato pubblicato da questo sito

image

Quando in seguito si è avvicinata al voguing – si veda il suo video del 2015 per Glass & Patron per un esempio – è stata un’esperienza simile. Questa volta si è ritrovata a New York, patria della cultura ballroom che ha dato vita a quello stile. «Frequentavo l’Escuelita ed era prima ancora di diventare un’artista conosciuta», ricorda, riferendosi al leggendario (e ora chiuso) nightclub LGBTQ+ di Hell’s Kitchen. Tra i performer di voguing neri e latini, ha trovato una confortante familiarità che le ha ricordato la «comunità molto queer» con cui si sente più a casa a Londra. «Prima di diventare famosa, la scena ballroom [a New York] mi ha accolto e ha voluto che uscissi, ballassi e mi mostrassi. Penso che ci sia autenticità nello spirito di essere in un certo senso un outsider e trovare una famiglia». Centinaia di milioni di visualizzazioni e streaming dopo, con una nomination ai Grammy e, più di recente, il premio Godlike Genius di NME (è la prima donna di colore a ricevere questo onore), Twigs si considera ancora un po’ una disadattata. È difficile far quadrare le cose e capire come una persona così amata e rispettata possa anche sentirsi non considerata. «Sono stata così, ed è buffo, perché anche adesso, in ciò che faccio, mi sento così. Anche se ora sono un’artista di maggior successo, mi sento ancora completamente ai margini». Ma forse questo è il paradosso di ogni individuo o gruppo emarginato. È essere visibili senza essere visti, consumati senza essere davvero considerati, imitati senza essere compresi. Può essere frustrante e poco gratificante, soprattutto per quelli che potrebbero non essere mai in grado di trasformare la loro creatività in una fonte di reddito, ma Twigs riconosce lo squilibrio e cerca di contribuire a colmare il divario. «Io ho sempre voglia di imparare e ho sempre voglia di ascoltare», dice. «Penso che le sottoculture e gli outsider siano le parti più importanti della società. Danno letteralmente inizio a tutto». APRISONGS riporta twigs nel Regno Unito. È il suo progetto più collaborativo fino a oggi e, allo stesso modo, molti degli artisti con cui ha lavorato hanno qui le loro radici, così come gran parte della sua palette sonora. Pa Salieu, un rapper di Coventry, presta un verso all’electro-bass Honda; Shygirl, una rapper e DJ di South London, compare nel brano dancehall rétro Papi Bones; i Dystopia, una band di East London, appare nel pop eccentrico di Which Way. Il carattere locale del mixtape raggiunge livelli del tutto serendipici nella traccia drill Darjeeling, che chiama in causa il rapper di Homerton Unknown T e la cantautrice delle West Midlands Jorja Smith. Il testo è un’ode a Londra e alla gioia liberatoria di trasferirsi da una cittadina alla metropoli; dietro le quinte, si è rivelato un affare di famiglia quando twigs e Smith hanno scoperto di essere cugine. «Non l’avevo mai incontrata prima, e sono salita in macchina con lei… e ricordo di aver pensato tra me e me: “Cavolo, è davvero strano. Abbiamo esattamente lo stesso tipo di pelle”», ricorda Twigs. Ha notato un sottotono giallo che assomigliava al suo e ha pensato che si sarebbe informata sul colore del fondotinta usato da Smith. Senza pensarci più su, le due hanno registrato la canzone e in seguito hanno continuato a frequentarsi, fino a diventare amiche. «Qualche mese dopo, ero in viaggio verso Los Angeles e [Jorja] mi ha lasciato una nota vocale in cui diceva: “Non ci crederai mai, ma ho appena parlato con mio padre e lui ha parlato con sua sorella e siamo parenti”». Il mixtape ha anche permesso a twigs di ricollegarsi ad alcune stravaganze creative che erano state messe da parte al servizio di un’estetica più coesa. I suoi progetti precedenti erano tutti accomunati da una qualità metallica, quasi vaporosa, che si muove in modo intenso nell’atmosfera; CAPRISONGS, al confronto, è un collage di texture e colori. Per l’ascoltatore, suona come una rivelazione, come se Twigs si stesse sbarazzando di anni di misurata moderazione. Per lei, invece, si tratta solo di salire di livello. «Non mi sentivo in trappola, mi sembrava di non essere me stessa», dice delle sue precedenti versioni. «Ma credo di aver semplicemente aperto una nuova porta, come in un videogioco. Non è nemmeno come se fossi riuscita a liberarmi. Credo di aver semplicemente sbloccato un altro livello. È bellissimo».

- Advertisement -spot_img
- Advertisement -spot_img
Latest News

Supercomputer, siamo andati a vedere il più veloce d’Europa

Parte della potenza di Lumi accelera anche la trasformazione green dell’Ue, supportando per esempio la progettazione computazionale di nuovi...
- Advertisement -spot_img

More Articles Like This

- Advertisement -spot_img