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Sta creando un’ampia discussione il video diffuso su Twitter nel quale si vede Tiémoué Bakayoko, calciatore francese centrocampista del Milan, sottoposto a una perquisizione in mezzo alla strada a Milano, in zona stazione Garibaldi. Dalle immagini è chiaro che non si tratti di una normale operazione stradale di routine. Infatti, il video mostra un agente della polizia di Stato tenere fermo contro la volante il calciatore, bloccando il traffico, mentre una sua collega e un altro poliziotto tengono le pistole puntate contro un’altra persona rimasta nel sedile del passeggero della vettura di Bakayoko. Il fatto è avvenuto il 3 luglio ma il video, girato con un telefonino, è circolato online sono nelle scorse ore.
Osservando il video si nota immediatamente che gli agenti sono in stato di allerta. Tengono le armi in pugno e le due persone sotto tiro. La volante della polizia di Stato è ferma in diagonale, molto vicina all’auto sottoposta a fermo, una vettura di lusso, che gli autori del video descrivono come una Bmw X6. Il traffico è bloccato e dalla prospettiva di chi riprende si vedono solo le macchine in coda, i poliziotti e una delle due persone che si trovavano nel veicolo venire perquisita.
Poi all’improvviso uno degli operatori delle forze dell’ordine si avvicina ai colleghi, mentre rinfodera la pistola, per dire qualcosa all’agente che sta effettuando la perquisizione il quale, dopo cinque o sei secondi, si interrompe e sembra porgere le proprie scuse a quello che capisce essere Bakayoko, legittimo proprietario della vettura fermata.
Secondo quanto dichiarato dalla Questura di Milano all’Ansa, il controllo sarebbe scattato il 3 luglio scorso a seguito di una segnalazione ricevuta dalla polizia, relativa ai presunti responsabili di una rissa avvenuta in zona corso Como nella notte precedente. Nella segnalazione, le persone coinvolte sarebbero state descritte come “straniere” e in particolare sarebbe stato indicato un suv scuro con a bordo due uomini, uno dei quali con la pelle scura e vestito con una maglia verde. Il caso ha voluto che quella mattina Bakayoko, una persona afrodiscendente, indossasse una maglia verde