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Non uscire nelle ore più calde, bere molta acqua e mangiare leggero: il senatore della Lega Simone Pillon sembra non aver seguito alcuno dei suggerimenti che i telegiornali, da anni, ricordano in occasione delle giornate estive più calde. Non ci si spiega altrimenti come possa essere inciampato in una gaffe simile. O forse sì.
Ma andiamo con ordine: durante la giornata di lunedì, sui suoi canali social, Pillon ha condiviso l’ennesimo post indignato all’urlo di “FOLLIA!”. La ragione? In una piazza di Birmingham compare il monumento della nuova famiglia: due donne, una delle quali incinta, con due bambini per mano. Questo il modello di decostruzione sociale – continua – spinto dal pensiero unico liberal. Una piccola domanda: dov’è il padre? Cancellato? Sostituito da una fiala di seme maschile congelato?”. Certo che deve averne letti di numeri di Urania il senatore!
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Basta una semplice ricerca online per conoscere la storia del monumento. Tanto per cominciare, non è “comparsa” in questi giorni, ma è stata inaugurata il 30 ottobre 2014 a Centenary Square, davanti alla Library of Birmingham. Il titolo dell’opera è A Real Birmingham Family e – colpo di scena – ritrae due sorelle single. Certo, non un monumento alla famiglia tradizionale di cui Pillon si erge a imperterrito difensore, ma di fialette congelate neppure l’ombra.
Avrà cancellato il post, si penserà. E invece no, quel contenuto è rimasto lì, in tutta la sua imbarazzante fallacia. E qui è il cuore del problema: a nessuno dei seguaci di Pillon interessa che quella notizia non sia vera. E neppure al senatore. È verosimile e ciò è sufficiente nella testa di chi vede la famiglia – intesa come depositaria di simboli, valori e stereotipi – messa in discussione da poteri forti e interessi liberal. Dal progresso, in altri termini.
Un tempo, questa notizia, sarebbe stata derubricata a imbarazzante fake news, cancellata in tempo zero da un solerte addetto stampa. Ma qui lo scenario è ben diverso: la notizia, inesistente, è creata ad arte per essere gettata in pasto a simpatizzanti e preoccupati elettori. Non è la strumentalizzazione di un equivoco, è un equivoco creato come pretesto per fomentare una narrazione conservatrice, sublimato a notizia.