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La travagliata acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk per 44 miliardi di dollari è stata una fonte d’ispirazione per parecchi tweet. Tra questi, uno dei più perspicaci è stata una vignetta pubblicata la scorsa settimana da uno degli ingegneri del software della società.
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Manu Cornet ha iniziato a lavorare Twitter l’anno scorso dopo 14 anni passati a Google, dove il suo hobby di disegnare vignette era servito a prendere in giro la cultura e gli scandali dell’azienda. La sua ultima creazione raffigura una versione antropomorfa dell’uccellino che campeggia nel logo di Twitter durante un monologo: “La tua strategia è un modello di ipocrisia e malafede – dice l’uccellino, presumibilmente rivolgendosi a Musk –. Mi hai attaccato, hai mandato nel caos le mie attività e hai fatto crollare il mio valore“. Poi, però, l’uccellino arrabbiato rivolge una domanda implorante al suo interlocutore: “Ti decidi ad adottarmi?“.
Situazione illogica
La vignetta di Cornet coglie l’essenza della situazione paradossale in cui si ritrova incastrata Twitter. Ad aprile Musk aveva firmato un accordo per l’acquisto dell’azienda, salvo poi annunciare questo mese l’intenzione di ritirarsi, sostenendo che la società non avrebbe messo a sua disposizione le informazioni necessarie per calcolare il numero di bot presenti sulla piattaforma. Per tutta risposta Twitter ha deciso di avviare una causa contro Musk, accusandolo di aver mosso delle accuse false nel quadro di una strategia “ipocrita”, che dimostrerebbe come l’imprenditore consideri l’azienda “un’elaborata barzelletta”. Secondo Twitter, ora Musk dovrebbe essere costretto a diventare il proprietario della società.
Esigere che un avversario considerato inaffidabile diventi il capo della propria azienda può sembrare una mossa sensata solo in una dimensione parallela. La strategia di Twitter potrebbe causare diversi problemi alla società. Dopo gli insulti lanciati da entrambe le parti, le cose sono destinate a complicarsi nel caso in cui i leader di Twitter riuscissero a costringere Musk a prendere il comando dell’azienda.
“Da un punto di vista negoziale, le relazioni tendono a essere la pietra angolare degli accordi duraturi e sostenibili“, spiega Paul Fisher, docente di negoziazione presso la Saïd Business School della Oxford University. Fisher consiglia alle persone impegnate in una trattativa di cercare di separare la sostanza della discussione da qualsiasi sentimento personale nei confronti delle persone coinvolte. “In questo caso, non sembra sia avvenuto questo. Non è di buon auspicio per la solidità della relazione futura“, aggiunge.
Michele Williams, assistente alla cattedra di gestione e imprenditorialità presso la University of Iowa è d’accordo con Fisher: “Una volta che la vendita andrà in porto, dovranno lavorare insieme; e nessuna delle due parti ha creato da una situazione che lo renderà facile“. Alla fine della scorsa settimana, Musk ha dichiarato che la richiesta di Twitter di avviare un processo a settembre è scorretta per via della complessità del caso, ribadendo che la società avrebbe occultato il numero reale di bot sulla piattaforma. Dal canto suo, Twitter ha ripetutamente difeso la metodologia con cui stabilisce il numero dei bot.