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La filosofia con cui si affronta l’era elettrica non è la stessa per tutti i marchi, malgrado l’esigenza comune di salvaguardare la redditività per recuperare gli enormi investimenti necessari alla transizione ecologica. Ma se alcuni costruttori in un certo senso generalisti, come Mercedes, lo faranno alzando il tiro e puntando meno sui segmenti popolari e più sul lusso, altri decisamente più “di nicchia” come Aston Martin hanno, al contrario, ancora la necessità di espandersi e ampliare la clientela e i volumi.
VERSO LE NUOVE GENERAZIONI
Come si legge nel comunicato, la Casa di Gaydon intende infatti porre l’accento sulla “capacità di combinare l’artigianato di lusso e il design sofisticato con emozioni ad alto numero di ottani e un intenso piacere di guida, come testimoniano i nuovi modelli mozzafiato, fra cui DBX707, V12 Vantage e l’implacabile Aston Martin Valkyrie”.
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E ancora: “L’iniziativa nasce dal crescente fascino che Aston Martin esercita su un pubblico sempre più ampio, globale e benestante, a cui intende rivolgersi strategicamente il brand, riconfermando i valori fondanti della casa costruttrice”.
UNA RINFRESCATA AL LOGO
Questo riposizionamento avrà sicuramente effetti sulla gamma, che con DBX si è già allargato verso un pubblico potenziale più ampio, ma per cominciare si rifletterà in una nuova campagna di comunicazione e in una rifrescata all’immagine di marca. Che inizia con un leggero restyling al logo alato a quasi 20 anni dall’ultimo aggiornamento estetico, risalente al 2003. Nulla di troppo minimalista o digitalizzato come stanno facendo molti costruttori, tuttavia anche qui la grafica si fa un po’ più semplice.
Realizzato in collaborazione con il graphic designer britannico Peter Saville e plasmato degli artigiani del quartiere dei gioiellieri di Birmingham, il nuovo logo, che debutterà sulla prossima generazione di sportive Aston Martin, è già stato inserito nella livrea delle monoposto di F1 in gara questo week end al GP di Francia.