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United Airlines ha centrato il suo primo profitto trimestrale dall’inizio della pandemia, ma si mantiene decisamente cauta, ridimensionando i piani di crescita fino al 2023.
La compagnia aerea ha registrato un utile di 329 milioni di dollari nel secondo trimestre 2022, mentre i ricavi unitari sono aumentati del 24% rispetto allo stesso periodo del 2019, grazie alla forte domanda di viaggio, anche a tariffe elevate, mentre i costi unitari, escluso il carburante, sono aumentati del 17% rispetto al periodo aprile-giugno di tre anni fa. Anche il costo del carburante è salito.
“È bello tornare alla redditività, ma dobbiamo affrontare tre rischi che potrebbero aumentare nei prossimi 6-18 mesi – ha sottolineato il ceo di United Scott Kirby in una nota -. Le sfide operative a livello industriale che limitano la capacità del sistema, i prezzi record del carburante e la crescente possibilità di una recessione globale. Tutte sfide reali che stiamo già affrontando”.
Il vettore stima che la capacità nel terzo trimestre sarà pari all’85% dello stesso trimestre del 2019 e che quella del quarto sarà ripristinata al 90% rispetto a tre anni fa.
Per l’anno prossimo, 2023, United ha dichiarato di voler aumentare i voli non oltre l’8% rispetto al 2019, rispetto a una precedente previsione di crescita del 20%.