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E’ un fatturato trimestrale da record quello messo a segno da American Airlines, 13,4 miliardi di dollari, che ha inoltre registrato un utile netto di 476 milioni di dollari che è stato “il più alto nella storia della compagnia”, ha sottolineato il ceo, Robert Isom, in una nota ai dipendenti.
Nel dettaglio, i ricavi del secondo trimestre 2022 sono aumentati del 12,2% rispetto allo stesso periodo del 2019, nonostante American abbia volato l’8,5% in meno. Su base rettificata, la compagnia aerea ha registrato il suo primo profitto trimestrale dall’inizio della pandemia Covid-19.
Nonostante l’aumento delle tariffe aeree, “il contesto operativo di questo trimestre è stato difficile”, ha dichiarato Isom. I problemi meteorologici di giugno “hanno avuto un effetto a catena su tutte le nostre operazioni”. American “continuerà a limitare la capacità alle risorse che abbiamo e alle condizioni operative che dobbiamo affrontare”, ha aggiunto.
Nelle ultime settimane gli operativi estivi sono stati messi a soqquadro dalle compagnie aeree che hanno faticato a tenere il passo del balzo in avanti della domanda: carenza di personale, maltempo e problemi di controllo del traffico aereo le problematiche più calde.
American ha previsto un terzo trimestre ulteriormente redditizio grazie anche alla forte domanda leisure interna; più cauta, invece, sulle previsioni di profitto per l’intero anno, stimando di volare nel 2022 dal 7,5% al 9,5% in meno rispetto al 2019.