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Nella tracklist di Il giorno in cui ho smesso di pensare, ultimo album di Irama, fa capolino anche questa hit estiva. Che con vigore e altrettanta leggerezza, racconta di un rendez vous spericolato, passionale. L’attitude è quella un po’ street e un po’ urban, tutta fatta di carnalità, sudore, promesse da sfogliare e mantenere. Irama, in effetti sa sempre metterci passione e trasmettere, parimenti, questo mood deciso e sensuale.
Niente da fare: la passione estiva è inevitabile. Tutto è accelerato, a mille e i suoni tra lo urban e il tribale contribuiscono a mantenere alta l’asticella, l’adrenalina, la voglia di ballare fino a tarda note. Un po’ come Irama fece anche non altri suoi singoli di successo: basti pensare a hit quali Nera, Arrogante e Mediterranea che qui, però, diventano un testo molto meno dispersivo e smielato. Qui si arriva al punto, all’amplesso, alla voglia di lasciarsi andare e di non imporsi più alcun paletto, lasciando andare ogni freno inibitore al ritmo di sudore, battiti accelerati, desideri nascosti.
Il giorno in cui ho smesso di pensare, l’album di Irama da cui è estratto anche questo nuovo singolo ci riporta – specie con l’ultimo brano – a una storia estiva ammaliante: chi incontrerà Irama e cosa ne sarà di loro? La sfida della conquista, la vincerà? Sembrerebbe proprio di sì. E anche quella del traghettare in Italia, certi stili meno convenzionali per la nostra realtà. Come ha fatto con tutto il suo album: più che un disco, un mix esplosivo urban con influenze caraibiche e tropicali con uno slang cosparso di italiano, spagnolo e inglese. L’album, nato sotto la direzione artistica di Shablo, è divenuto un progetto musicale maturo e vicino alle musicalità americane ed europee, concettualmente eclettico e liberatorio, che mixa la musica urban con quella tipicamente di matrice latin/pop.