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Il Manchester City di Pep Guardiola la prossima stagione scenderà in campo con una seconda maglia a strisce oblique rossonere, e se avete appena pensato al Milan…avete fatto perfettamente centro!
Perché ogni riferimento agli storici colori dei campioni d’Italia non è affatto casuale, anzi, è totalmente voluto.
Basta guardare il video di presentazione del nuovo away kit del City e ascoltare dalla voce dei protagonisti i riferimenti a Milano e al Milan, «la città della moda e del Cenacolo di Leonardo», «la squadra di Nesta, Maldini e Inzaghi», in contrapposizione alla città «della musica e della fierezza operaia», perché, come dice il neo acquisto Haaland, quella del City è una maglia «ispirata dal Milan ma fatta a Manchester».
Che già in passato aveva avuto addosso quegli stessi colori, e che ai tifosi riporta alla mente un successo storico.
Un filo rosso(nero) che collega le due squadre, nonostante da quelle parti siano i cugini dello United a essere chiamati Red Devils, da sempre simbolo della squadra di Pioli.
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Da dove nasce il legame con il Milan
Per spiegarlo bisogna tornare indietro agli anni ’60, quando il Milan di Nereo Rocco era una delle squadre più forti e conosciute d’Europa, grazie ai successi ottenuti sia in Italia che in campo internazionale: i rossoneri vinsero lo scudetto nel ’62, la Coppa dei Campioni l’anno dopo (prima squadra italiana a riuscirci), la Coppa Italia nel ’67, di nuovo lo scudetto in abbinata alla Coppa delle Coppe nel ’68, ma soprattutto la straordinaria accoppiata Coppa dei Campioni e Coppa Intercontinentale nella stagione 1968-69.