lunedì, Gennaio 20, 2025

Northvolt con Stora Enso per le batterie a base di legno

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Mentre da un lato la ricerca sulle batterie si concentra nel migliorare le prestazioni e la densità energetica, dall’altro c’è chi lavora per trovare nuove soluzioni e materiali in grado di ridurre anche la dipendenza dai metalli rari e sostituirli con materie prime ecologiche e rinnovabili.

Una svolta in questo senso sembra ora arrivare dalla Scandinavia, più precisamente dalla collaborazione tra Northvolt, colosso mondiale delle batterie, e Stora Enso, azienda fondata tra Svezia e Finlandia specializzata nella produzione di cellulosa e carta e titolare di alcune delle foreste private più grandi del mondo. Proprio quest’ultima ha scoperto e affinato produzione e applicazione del carbonio duro a base lignea per l’industria delle batterie.

DA COLLANTE NATURALE A CONDUTTORE DI ENERGIA


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Questo polimetro, chiamato Lignode, è presente nel fusto degli alberi in percentuale del 20 e il 30% e contribuisce a tenere unite le fibre vegetali. Può però essere utilizzato per il rivestimento dell’anodo delle batterie e a tale proposito, Stora Enso ha già sviluppato una filiera produttiva dalla capacità di 50.000 tonnellate l’anno.

Northvolt è al lavoro per la progettazione delle nuove celle che, sulla base di questo ritrovato, potranno essere ottenute con un minore impiego di metalli rari.

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