venerdì, Gennaio 17, 2025

Rage Against The Machine: storia di Killing In The Name, il loro inno culto

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Negli ultimi 30 giorni si è parlato parecchio di suoni vintage dagli 80 e 90, ma non abbastanza dei Rage Against The Machine tornati a esibirsi live dopo più di un decennio. Di qui, la voglia di tributare loro onore attraverso la storia del loro inno culto.

Nel 1992, Zack de la Rocha e Tom Morello, in arte Rage Against The Machine, scrivono Killing In The Name, una canzone di protesta che diverrà inno di inca**atura universale. L’anno è anche quello dell’esordio della band sulle scene e il nome con cui decidono di presentarsi è abbastanza indicativo del fatto che la coppia voglia togliersi più di un sassolino dalla scarpa.

Il fatto che Morello sia così arrabbiato probabilmente ha a che fare anche con le sue origini. Il papà, negli anni Cinquanta, combatte nella lotta d’indipendenza del Kenya dal dominio coloniale britannico. Il prozio, Jomo Kenyatta, è il primo capo di Stato africano eletto democraticamente nel 1963 e la madre Mary, nel 1987, dà vita alla campagna Parents for Rock and Rap, il cui obiettivo è contrastare la censura nella musica popolare.

I Rage Againste The Machine nel 1992

I Rage Againste The Machine nel 1992

Lindsay Brice/Getty Images

Killing In The Name, la genesi

«Stavo dando lezioni di chitarra a un affermato musicista della scena locale e gli stavo mostrando come suonare la drop D (un tipo di accordatura, n.d.r.)», ha raccontato Tom Morello, «Me l’aveva insegnato Maynard Keenan dei Tool, quando suonavo il basso. Lavorare con quel tipo di accordatura suggerisce alle tue dita movimenti diversi. E il primo che ho suonato è stato il riff di Killing in the Name. Ho detto: “Ehi, aspetta un attimo…”, ho preso il mio recorder e ho registrato».

Il giorno dopo, Morello porta il suo riff in uno studio di North Hollywood. E con la collaborazione del basso di Tim Commerford, della batteria di Brad Wilk e della grinta di Zack de la Rocha alla chitarra dà vita a un attacco immortale. «Stavamo fondendo hard rock, punk e hip-hop. Io ero un po’ il DJ. Questo mi permetteva anche di emulare tutti i rumori che sentivo nei dischi di Dr. Dre e dei Public Enemy».

Il brano all’inizio era puramente strumentale, i Rage l’hanno suonato nel 1991 nel campus dell’Università statale della California, la loro prima esibizione dal vivo. Tom Morello ha commentato che “il ritmo di Brad Wilk, che fa rimbalzare la folla, è presente sin dall’inizio”.  Solo successivamente, de la Rocha ha aggiunto il testo.

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