martedì, Ottobre 3, 2023

Ricordate il robot Yape? Ora fa il postino in un quartiere di Milano

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Avere a che fare con robot e droidi che effettuano consegne, si muovono autonomamente, arrivano davanti a casa non è fantascienza, e non bisogna nemmeno andare in Giappone per vederli. Succede nella parte nord ovest di Milano, all’interno della zona residenziale nata attorno a Cascina Merlata, l’UpTown Smart District realizzato da EuroMilano. Un quartiere green fortemente connesso alla città e legato all’idea di Smart City dove tecnologia, sostenibilità e qualità ambientale sono centrali nell’idea urbana in cui la visione policentrica prende posto della più classica monocentrica.

Gli spazi pedonali e ciclabili non sono più elementi complementari o di contorno ma sono centrali nell’ideazione, alla vita della residenze e al parco. Fra questi percorsi abbiamo visto dal vivo in opera Yape, il droide su due ruote progettato dall’ominima startup nata all’interno di e-Novia – una Modern Factory di Industrial Deep Tech attiva dal 2015 a Milano. Yape mentre quello che possiamo chiamare a tutti gli effetti un drone di terra a guida autonoma nasce nel 2017 e opera nel settore della logistica e delle consegne di ultimo miglio. Dopo un po’ di esperienza all’estero, è tornato a operare in Italia.

Si è aperta martedì 19 luglio la sperimentazione che di fatto autorizza la circolazione di veicoli a guida autonoma a tutti gli effetti su strade. “Una cosa che oggi non era prevista dal codice della strada”, ci racconta il direttore generale di Yape, Enrico Silani. La prima parte della sperimentazione durerà sei mesi in cui si farà soprattutto attività tecnica per raccogliere dati utili per verificare sicurezza e percorsi per espandersi ad altre aree. Silani continua spiegando l’altra parte della sperimentazione: “I secondi sei mesi sono dedicati alla sperimentazione del servizio rivolta in prima battuta ai residenti dell’area di Uptown consegnando cibo o pacchi dagli esercenti”. La flotta sarà di una decina di robot che circoleranno prendendo confidenza col territorio e i percorsi per dimostrare la sicurezza del sistema. Nei secondi sei mesi, quando sarà attivo, il servizio non sarà a pagamento poiché rientrante all’interno del progetto Sperimentazione Italia 

Yape ricorda ovviamente qualche robot fantascientifico ma è proprio questa sua forma che lo rende piacevole e, addirittura, simpatico. Viaggia su due ruote auto-bilanciate che gli permettono di muoversi all’aperto anche sotto la pioggia – è studiato soprattutto per l’outdoor – e può adattarsi a tanti contesti con luci che ne segnalano la presenza. Ha un vano con una capienza massima di 10 kg che può essere aperto tramite la lettura di un QR code da parte del destinatario, una volta che il droide è giunto a destinazione. La bassa velocità limitata (6km/h) lo rende sicuro e non troppo veloce per i percorsi pedonali. Essendo dotato di un sistema di sensoristica integrato può inviare e ricevere informazioni in tempo reale, essere controllato  e potrà comunicare con altri sistemi come porte scorrevoli o ascensori intelligenti. È in grado di prevedere gli impedimenti od ostacoli lungo il percorso grazie a un sistema di visione a 360°, costituito da un laser scanner tridimensionale capace di identificarli i fino a una distanza di 150 metri, una stereocamera e tre videocamere con cono di visione pari a 120°. Gli manca solo la parola, ma chissà che non arrivi anche quella. 

Se questi mesi di prova procederanno senza intoppi come ci si aspetta, fra non molto tempo forse non ci stupiremo nemmeno più di questo piccolo robottino che ci attenderà sotto casa con qualcosa da consegnarci. A presto, Yape.

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