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Da qualche anno abbiamo scoperto che le maglie da calcio sono alla moda: le indossiamo ovunque, in vacanza, per ballare, persino per fare la spesa. Ci siamo messi alle spalle, fortunatamente, quello stigma secondo cui avere addosso la maglia della nostra squadra preferita (e non solo) significa essere dei bambinoni non troppo cresciuti: i nuovi codici dello streetwear hanno reso le jersey non solo socialmente accettabili, ma pure cool da sfoggiare. Soprattutto, come è successo, se si tratta di maglie in edizione limitata: basti pensare al gigantesco hype che hanno suscitato collaborazioni come quella tra la Juventus e Palace o quella tra il Napoli e Marcelo Burlon. Solitamente, le contaminazioni tra il linguaggio calcistico e quello del fashion approdano su maglie da realizzare ex novo, ma le possibilità di sperimentazione sono davvero infinite e si aprono alle dinamiche più varie. È il caso dell’ultima collaborazione tra la Juventus e il brand messicano Liberal Youth Ministry: anziché creare un nuovo design, la protagonista della capsule in edizione limitata è la nuova maglia away dei bianconeri, che è stata “rieditata” secondo l’interpretazione stilistica del marchio fondato da Antonio Zaragoza.
Come sono le maglie di Liberal Youth Ministry x Juventus
Le maglie sono state svelate, alla presenza di alcuni giocatori juventini, nello store di Dover Street Market a Los Angeles, dove i bianconeri sono impegnati per la loro tournée di precampionato. Il concept alla base è stato quello di rendere la maglia un oggetto vissuto e unico, con l’effetto di strappare alcune porzioni di tessuto per rivelare colori accesi e forti contrasti di colore. Dusan Vlahovic, modello d’eccezione per l’occasione, ha indossato una hoodie rosa a maniche lunghe con sopra la maglia da gioco, “strappata” nella zona centrale per far risaltare il rosa della felpa.