martedì, Gennaio 21, 2025

La Russia ha accusato Microsoft di aver assunto il controllo della rete ucraina

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Il ministero degli Esteri russo ha accusato Microsoft di aver assunto il controllo dell’infrastruttura informatica dell’Ucraina e di essere a capo dell’esercito volontario di hacker che sta bersagliando i sistemi Russi dall’inizio dell’invasione, voluta dal presidente Vladimir Putin. Secondo il vice ministro degli Esteri, Oleg Syromolotov, Microsoft starebbe agendo per ordine del Pentagono, al fine di privare l’Ucraina della propria sovranità digitale.

“Microsoft sta eseguendo l’ordine del Pentagono, e delle agenzie di intelligence, di prendere il pieno controllo dell’intera infrastruttura informatica dell’Ucraina e di privarla di qualsiasi sovranità digitale ha dichiarato Syromolotov all’agenzia stampa russa Ria Novosti. “Molti paesi del mondo che utilizzano i servizi di Microsoft dovrebbero riflettere su cosa stiano facendo realmente: in qualsiasi momento, questo strumento della politica aggressiva di Washington potrebbe essere utilizzato per invadere questi stati o intaccarne la sovranità”.

Il vice ministro sta insomma accusando Microsoft e gli Stati Uniti di voler privare l’Ucraina della sua “sovranità digitale”. Per quanto possano sembrare assurde, queste sono le esatte parole di Syromolotov, mentre da cinque lunghi mesi l’esercito di Mosca sta tentando in tutti i modi di privare Kyiv della sua vera sovranità, sui propri territori e sui propri confini. “Dietro la promessa di contribuire a migliorarne la sicurezza” Microsoft avrebbe “convinto le autorità ucraine a fornire l’accesso remoto alle loro reti” attraverso l’applicazione Microsoft Defender, per la protezione dalle minacce informatiche. Ma questa operazione, secondo la ricostruzione di Mosca, farebbe parte del piano del Pentagono per identificare vulnerabilità che ora possono essere utilizzate dagli statunitensi”.

Inoltre, sempre secondo Syromolotov, Microsoft avrebbe ricevuto dalle autorità ucraine l’accesso a tutti i dispositivi di comunicazione del paese in modo tale da poter compiere operazioni di sorveglianza e attacchi informatici sotto “falsa bandiera”. Non solo: anche l’esercito di hacker costituito da volontari ucraini e non, schierato per difendere l’Ucraina dagli attacchi informatici russi e contrattaccare, sarebbe in realtà “opera di Microsoft”.

Le dichiarazioni di queste ore vanno solo a rendere nebuloso qualcosa di molto più semplice: il governo ucraino è sostenuto da tutti i paesi e da molte aziende che hanno condannato l’invasione attuata da Mosca. Tra queste c’è chiaramente anche quella che è stata in assoluto la più importante compagnia informatica del mondo, dato che molti tra i più noti gruppi di cybercriminali hanno legami con la Russia e da lì sono partiti negli anni alcuni dei più devastanti attacchi informatici mai realizzati contro infrastrutture e telecomunicazioni.

Inoltre, Microsoft è solo un esempio degli aiuti arrivati a Kyiv a livello informatico. Lituania, Croazia, Polonia, Estonia, Romania e Paesi Bassi hanno schierato i propri esperti di sicurezza informatica al fianco dell’Ucraina già pochi giorni prima che iniziasse l’invasione, mentre fuori dalle aziende e dalle istituzioni il gruppo Anonymous ha sostenuto e continua a sostenere Kyiv con attacchi contro i sistemi governativi russi, così come la fitta rete di hacktivisti che ha risposto alla chiamata ucraina e ha formato il cosiddetto “esercito di hacker”.

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