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Il Gruppo Volkswagen ha pubblicato i dati finanziari del primo semestre del 2022. Si tratta della prima comunicazione dell’andamento del Gruppo dopo le dimissioni di Herbert Diess. I primi 6 mesi dell’anno si chiudono positivamente con un fatturato pari a 132,3 miliardi di euro cioè un +2% rispetto all’anno precedente. Vero è che le consegne sono complessivamente calate del 22,7% a causa delle ben note difficoltà del settore automotive.
Tuttavia, grazie alla crescita delle vendite delle auto elettriche e all’ottimizzazione del mix, principalmente grazie ai gruppi di brand Premium e Sport, il fatturato è stato comunque positivo. Relativamente alle elettriche, il Gruppo tedesco sottolinea come le consegne nel semestre siano salite del 27% (217 mila unità), con un +40% di ordini in Europa Occidentale.
Le ulteriori capacità produttive attivate da Volkswagen per ID.4 a Emden (Germania) e Chattanooga (USA) e per ID. Buzz ad Hannover (Germania) nel secondo trimestre, supporteranno il previsto incremento della produzione globale di BEV nella seconda metà dell’anno e a seguire.
Il risultato operativo ante voci straordinarie del primo semestre si è attestato a 13,2 miliardi di euro, con un +16,1% rispetto allo stesso periodo del 2021. Una significativa ripresa della produzione mensile in Cina, verso la fine del secondo trimestre, consente al Gruppo un buon posizionamento nel mercato per il resto dell’anno, in vista dell’allentamento delle restrizioni legate al Covid. Questa regione rappresenta il secondo mercato BEV del Gruppo e il principale driver di crescita per le consegne di veicoli 100% elettrici, più che triplicate nel periodo di riferimento rispetto all’anno precedente, con 63.500 unità.
Visti i risultati del primo semestre del 2022, il Gruppo Volkswagen conferma le proprie previsioni per il 2022, in considerazione di un atteso miglioramento dell’approvvigionamento. Il Gruppo prevede che il mix di prodotto si normalizzi nel secondo semestre, grazie al miglioramento della situazione legata ai semiconduttori e all’ampio portafoglio ordini. Una notevole ripresa in termini di volumi di vendita mensili verso la fine del secondo trimestre fa ben sperare anche per le vendite del secondo semestre.
In ogni caso, il Gruppo tedesco evidenzia che non è possibile valutare del tutto gli effetti della guerra in Ucraina o del Covid sulle sue attività, sull’economia globale e sulla crescita del settore nel 2022.