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JetBlue l’ha spuntata e acquisirà Spirit Airlines per 3,8 miliardi di dollari, dando vita – una volta ottenute le necessarie approvazioni – alla quinta più grande compagnia aerea degli Stati Uniti.
L’annuncio della finalizzazione dell’operazione è arrivato a poche ore di distanza dall’interruzione delle trattative fra Spirit e Frontier Airlines, colloqui che sono andati avanti per mesi, fino a quando il piano di fusione originale è crollato ieri, spianando la strada a JetBlue.
I dirigenti di JetBlue hanno sostenuto per mesi che l’acquisto di Spirit l’avrebbe supportata nella competizione con i quattro grandi vettori – American, Delta, United e Southwest, le cosiddette ‘Big Four’ – che controllano la maggior parte del mercato statunitense, e ne avrebbe accelerato la crescita dandole accesso a un maggior numero di aeromobili e piloti. “Spirit e JetBlue perseguiranno l’obiettivo comune di rivoluzionare il settore, per abbassare le tariffe delle ‘Big Four’ – ha dichiarato Robin Hayes, ceo di JetBlue -. Questo merger è un’opportunità entusiasmante per diversificare ed espandere il nostro network, aggiungere posti di lavoro e nuove possibilità per i membri dell’equipaggio e ampliare la nostra piattaforma per una crescita redditizia”.
“Siamo entusiasti di unirci a JetBlue per creare la più interessante sfida nazionale low costo alle compagnie aeree dominanti negli Stati Uniti, e non vediamo l’ora di lavorare con JetBlue per completare la transazione – ha aggiunto Ted Christie, presidente e ceo di Spirit -. Questa fusione cambierà le carte in tavola”.