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Anche altri produttori di chip di consumo di fascia alta si aspettano che gli ordini comincino a diminuire. Il mese scorso, Intel ha dichiarato che avrebbe congelato le assunzioni per la sua divisione che realizza chip per pc e laptop, a causa del calo delle previsioni di vendita. Stando alle notizie pubblicate la scorsa settimana, il produttore sudcoreano di chip Hylinx sta valutando se ridurre di un terzo la spesa in conto capitale per il 2023, a fronte del calo della domanda dei consumatori.
Il prezzo di alcuni microchip riflette la tendenza. Il costo dei chip di memoria Dram, per esempio, è sceso del 10,6 per cento da aprile a luglio, come riporta TrendForce, una società di ricerche di mercato taiwanese. Il costo delle unità di elaborazione grafica (Gpu), necessarie per i computer da gaming, oltre che per i settori delle criptovalute e dell’intelligenza artificiale (Ai), è sceso di circa il 17 per cento nell’ultimo mese. Ad aprile, la società di consulenza Gartner aveva previsto che la crescita dei ricavi dei semiconduttori si sarebbe aggirata intorno al 13 per cento nel 2022, rispetto al 25 per cento registrato nel 2021.
I settori in difficoltà
L’inversione di tendenza, però, è tutt’altro che uniforme. I dati di Everstream mostrano che i tempi di consegna di alcuni chip avanzati necessari per i dispositivi medici, le telecomunicazioni e i sistemi di sicurezza informatica si aggirano intorno alle 52 settimane, rispetto a una media precedente di 27 settimane.
Le case automobilistiche sono state particolarmente danneggiate dalla pandemia: inizialmente le aziende nel settore avevano cancellato gli ordini di componenti, salvo poi essere colte alla sprovvista dall’impennata della domanda, ritrovandosi senza scorte di riserva e con un potere negoziale limitato al momento di riprendere la produzione. Le auto moderne possono contenere migliaia di chip ed è probabile che i modelli futuri avranno una potenza di calcolo ancora maggiore, grazie a software di bordo più avanzati e alle funzionalità di guida autonoma.
“In tutto ciò che riguarda il settore automobilistico, o che ha a che fare con la capacità del settore automobilistico, ci sono ancora molte limitazioni“, spiega Jeff Caldwell, direttore della gestione globale delle forniture presso MasterWorks Electronics, un’azienda che produce circuiti stampati, cavi e altri prodotti elettronici. Dave Opsahl, amministratore delegato di Actify, un’azienda che vende software di gestione alle case automobilistiche, afferma che la situazione relativa all’approvvigionamento di chip non è migliorata per le aziende nel comparto, e che la carenza di materie prime come resina e acciaio, oltre a quella della manodopera, è peggiorata.