Questo articolo è stato pubblicato da questo sito
Zlatan Ibrahimovic è uno dei pochi calciatori che, a 40 anni, può ancora essere decisivo ad altissimi livelli. Certamente lo aiuta il carattere forte, spavaldo, ai limiti dell’egocentrismo (e forse qualche volta anche oltre). Zlatan, infatti, è sicuro di sé in campo e fuori (e non è mai banale). Sul terreno di gioco ce lo ha dimostrato abbondantemente, ma anche lontano dagli stadi è sempre apparso molto a suo agio (come abbiamo avuto modo di vedere anche durante la sua presenza al Festival di Sanremo).
Ma per essere al top alla sua non più giovane età, occorre davvero lavorare sodo sul campo, in palestra e anche a tavola. Sì, perché anche l’alimentazione, lo sappiamo bene, gioca un ruolo fondamentale sia nella crescita muscolare sia nel recupero post-allenamento.
Per questo ormai tutte le squadre di calcio professioniste si affidano a degli esperti nutrizionisti. Il loro compito è quello di studiare un regime alimentare equilibrato che possa aiutare l’atleta a rendere al meglio portandolo a realizzare il top della prestazione.
Alcuni calciatori, soprattutto i top player che non lasciano nulla al caso (come ad esempio il portoghese del Manchester United Cristiano Ronaldo, un altro che cura la sua alimentazione in maniera precisissima), decidono di affiancare ai nutrizionisti della società dei professionisti che li seguono personalmente: una sorta di personal dietician.
Ora non sappiamo se questo sia il caso di Zlatan Ibrahimovic, ma una cosa è sicura, lo svedese segue meticolosamente un regime alimentare. La foto che ha postato qualche giorno fa sui suoi profili social (ormai sono il mezzo più diffuso dai calciatori per comunicare con i propri tifosi) non lascia infatti alcun dubbio.
Instagram content
This content can also be viewed on the site it originates from.
Cosa mangia Ibra
La rigida dieta che permette all’attaccante del Milan campione d’Italia della scorsa stagione di essere in perfetta forma è davvero ferrea e non è per tutti. Ibrahimovic non è uno che si concede sgarri o che affida al cibo il compito di gratificarlo magari dopo una bella vittoria.