lunedì, Gennaio 20, 2025

Lo scambio di prigionieri proposto dagli Stati Uniti alla Russia

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Gli Stati Uniti hanno offerto uno scambio di prigionieri alla Russia, finalizzato a liberare e riportare nel paese la giocatrice di femminile Brittney Griner e l’ex marine statunitense Paul Whelan, arrestati rispettivamente a febbraio 2022 e nel 2018. In cambio, Washington ha offerto la scarcerazione di Viktor Bout, cittadino russo noto per essere uno dei maggiori trafficanti di armi al mondo, condannato a 25 anni di carcere negli Stati Uniti per aver venduto armi a terroristi e criminali di guerra.

Griner è una cestista professionista della Women’s national basketball association (Wnba), due volte medaglia d’oro ai giochi olimpici del 2016 e del 2020. Il 17 febbraio 2022 è stata arrestata all’aeroporto di Mosca per il possesso di una sigaretta elettronica carica con un liquido contenete anche thc, il principio attivo della cannabis, legale nello stato dell’Arizona dove risiede, ma s in Russia. Da allora è stata trattenuta dalle autorità di Mosca per essere usata, secondo quanto sostenuto all’Huffpost dalla moglie, Cherelle Criner, come pedina politica del Cremlino.

Paul Whelan, invece, è un ex poliziotto ed ex marine statunitense, che ha prestato servizio durante l’invasione dell’Iraq, prima di essere arrestato era il responsabile della sicurezza e dell’intelligence per l’azienda produttrice di componenti di automobili Borg Warner. Sostenitore dell’ex presidente Donald Trump, dal 2006 ha compiuto numerosi viaggi in Russia, dove è stato arrestato il 28 dicembre del 2018 con l’accusa di spionaggio e per il possesso di 80 mila dollari in contanti.

Mentre Viktor Bout è un ex tenente dell’esercito russo in Angola, conosciuto anche con il soprannome di “mercante della morte”, come riportato dalla Bbc, o come “il postino”, per la sua puntualità nelle consegne. Il 6 marzo 2008 è stato arrestato a Bangkok, in Thailandia, e poi estradato nel 2010 negli Stati Uniti, con l’accusa di traffico di armi e terrorismo. Da allora è detenuto nelle carceri statunitensi, dove dovrebbe scontare un ergastolo.

Secondo quanto riportato da Reuters, il presidente statunitense Joe Biden avrebbe ricevuto forti pressioni per compiere lo scambio di prigionieri, sia da parte della famiglia di Griner, che dell’opinione pubblica, vista la notorietà della giocatrice. Pressioni aumentate a seguito di un altro scambio di prigionieri tra Mosca e Washington avvenuto ad aprile, quando il Cremlino ha liberato l’ex marine Trevor Reed, detenuto per tre anni in Russia, in cambio della diminuzione della pena del pilota russo Konstantin Yaroshenko, accusato di contrabbando di cocaina.

In una conferenza stampa riportata dal New York Times il segretario di Stato statunitense Antony Blinken ha dichiarato che i governi dei due paesi hanno discusso “direttamente e ripetutamente” della proposta, aggiungendo di aspettarsi a breve un commento sulla vicenda da parte del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Blinken, tuttavia, non ha confermato ufficialmente il coinvolgimento di Bout nella trattativa, rifiutandosi di diffondere ulteriori dettagli.

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