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Sarà il governo di Mario Draghi, ancora in carica per il disbrigo degli affari correnti, a scrivere la parola fine all’iter di vendita di Ita Airways. E sarà, come più volte, indicato, la cordata formata dal gruppo Msc e Lufthansa ad acquisire l’80% della compagnia aerea (rispettivamente il 60% alla prima e il 20% alla seconda, mentre la restante parte rimarrà per ora al Tesoro), per 900 milioni di euro.
Lo ha anticipato ieri Il Messaggero, spiegando che il premier avrebbe scelto di portare a compimento l’impegno assunto con Bruxelles, che aveva “consentito la nascita di Ita dalle ceneri di Alitalia a patto che poi la nuova compagnia potesse volare da sola, senza aiuti statali”, superando non pochi ostacoli, non ultimi quelli di una campagna elettorale già entrata nel vivo. L’attesa è ora per il prossimo Consiglio dei ministri, che potrebbe ufficialmente dare il via libera all’operazione.
Il momento sarebbe particolarmente favorevole, mette in evidenza il quotidiano, per la trattativa, considerata la buona performance di Ita in questi mesi estivi, andamento che potrebbe non essere altrettanto positivo con l’arrivo dell’autunno. Prospettiva che, proprio nei giorni scorsi, ha spinto il cda della compagnia a chiedere al Mef un nuovo aumento di capitale da 400 milioni di euro, che si somma ai 720 già erogati.