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Con l’incremento delle vendite delle auto elettriche in Italia e il sopraggiungere delle vacanze estive, sempre più utenti stanno pianificando i grandi spostamenti di agosto in base alla presenza di colonnine di ricarica elettrica lungo il tragitto. Secondo un recente report, però, sono ancora troppo poche le aree di servizio autostradali dotate di stazioni per la ricarica elettrica, in modo particolare quelle di tipo veloce in grado di erogare elettricità ad alta potenza. E così si è spesso costretti a uscire dall’autostrada per raggiungere punti in grado di fare il pieno in meno minuti e/o a prezzi più competitivi.
A raccontare la situazione è il report Colonnine in autostrada 2022 realizzato da InsideEVs.it che analizza la situazione delle infrastrutture di ricarica in ogni regione della Penisola. Si può così scoprire che, secondo i dati aggiornati al mese di luglio 2022, su 506 stazioni di servizio in autostrada, sono 59 quelle dotate di colonnine per un totale 254 punti di ricarica, tuttavia il numero scende a 38 stazioni di servizio e 172 punti di ricarica considerando solo quelle in grado di garantire un trasferimento da 150 a 350 kW così da effettuare rabbocchi rapidi con attese minime, nell’ordine di massimo mezz’ora, che è un po’ ciò che si cerca quando si deve completare un lungo viaggio con una vettura a emissioni pulite.
Considerando le aree di servizio in base ai chilometri di autostrada, le regioni che offrono più stazioni sono Emilia Romagna e Lombardia, assieme a Valle d’Aosta e Umbria con almeno più di un’area attrezzata ogni 100 km. Di contraltare, regioni come Basilicata, Molise e Sicilia costringono gli automobilisti a uscire dal casello se vogliono ricaricare.
In generale, il divario tra nord e sud Italia è piuttosto evidente con 38 aree e 172 punti di ricarica veloci contro 4 aree e 16 punti, mentre il centro sta nel mezzo anche nei dati con 8 aree e 38 punti. Per quanto riguarda i costi, le ricariche ad alta potenza richiedono mediamente 0,79 euro per kWh, un costo che può essere ridotto fino alla metà in caso di abbonamenti specifici attivati, mentre la rete Tesla Supercharger richiede 0,52 euro al kWh.