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Un ruolo da attore caratterista in cui è bravissimo. «Avere Pitt nel tuo film è una botta di fortuna pazzesca», spiega il regista Leitch, che ha raccontato come fosse stato il primo a rimanere scioccato quando il divo accettò di far parte del progetto. «Fin dall’inizio, ho pensato che Ladybug doveva essere Pitt. Perché era importante che il pubblico potesse empatizzare con lui, ma non avevo idea se fosse possibile. Dopo aver accettato la parte ci ha dato una grande mano a costruire il personaggio».
Aaron Taylor-Johnson, invece, è Tangerine, un altro dei killer della storia, che lavora in coppia con il suo “gemello” Lemon (Brian Tyree Henry). Nel film, l’attore recita con il suo accento originale britannico (più calcato, forse, che nella realtà) e veste un completo da business man che stride con il suo temperamento da psicopatico.
-SPOILER-
Tra le scene splatter che ricordano il cinema di Guy Ritchie e Quentin Tarantino c’è un lungo flashback in cui i due rievocano la striscia di sangue e cadaveri che si sono lasciati alle spalle mentre liberavano il ragazzo rapito (l’attore Logan Lerman), che, però, morirà avvelenato poco dopo sul treno, e recuperato la valigetta con i soldi: 16 corpi secondo Lemon, 17 secondo Tangerine (che vince la scommessa).
– FINE SPOILER-
Anche se la lista completa dei personaggi sarebbe molto più lunga, vale almeno una menzione un’altra super cattiva a bordo treno: Prince, interpretata dall’attrice Joey King. Vestita come un confetto, dall’aspetto innocente, riesce a ingannare uno dopo l’altro tutti i suoi “colleghi”, fingendosi una ragazzina minacciata e terrorizzata. Infine, se non bastasse, nel cast ci sono anche Channing Tatum e Ryan Reynolds in due micro camei, e Michael Shannon, il malvagio deus ex machina della storia, che appare solo negli ultimi minuti del film.
Bullet Train è visivamente bello – per la scelta del design della varie carrozze che compongono il treno – e per il panorama che scorre veloce fuori (un effetto realizzato grazie a giganteschi schermi LED costruiti in studio), ma la trama deraglia qui e là per eccesso di tutto. Troppe battute (alcune riuscite altre meno), troppo sangue, troppi combattimenti, sparatoria, sciabolate… Vedremo come risponderà il pubblico in sala. Se ripagherà il ricco budget investito, c’è da scommetterci che ci sarà un sequel. Anche se, magari, non con Brad Pitt. (Già si mormora il nome di Sandra Bullock).
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