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Pagheresti per acquistare un’auto che non puoi guidare? Detto così può sembrare illogico, ma è esattamente ciò che sta succedendo nel mercato digitale degli NFT dove il prezzo delle auto più ricercate sta toccando livelli fuori dal comune. Una ricerca di Vanarama ha dimostrato che non solo il collezionismo di automobili va forte anche in formato digitale ma, addirittura, che gli appassionati sono disposti a pagare più del prezzo della macchina vera e propria per averla in versione digitale creando un paradosso incredibile: è più conveniente comprarla dal concessionario che possederla in formato virtuale.
Per chi non conoscesse ancora gli NFT, si parla dei token non-fungibili, ossia beni digitali unici o limitati che vengono venduti ad un soggetto registrando la vendita in blockchain, quindi, di fatto certificandone il possesso. Può trattarsi di un’immagine, un video, un clip audio o persino un tweet: chi compra è il proprietario (e potrà utilizzarlo in mille forme diverse, iniziando dal metaverso), ma chiunque può scaricarlo sul proprio PC e guardarselo ogni volta che vuole. Ad esempio, gli NFT possono essere utilizzati per identificare se qualcuno possiede un pezzo virtuale di proprietà immobiliare – o un prodotto virtuale, come un’auto. In quest’ultimo caso è ovvio che il rincaro dei prezzi sia dovuto alla rarità della macchina o alla sua esclusività sul mercato, ma quando si sborsano centinaia di migliaia di dollari per avere un rendering digitale su cui non è possibile neanche mettere la mani sul cruscotto la questione diventa ardua. Meglio comprare la Lamborghini Huracan o spendere di più per essere proprietari di un video in cui un artista la fa esplodere? Meglio acquistare l’ultima Ferrari o comprare un logo con un’auto (al prezzo di 5000ETH, ossia 9 milioni e mezzo di euro)?
Ecco i quattro casi (più uno) in cui l’auto in NFT costa più della macchina vera e propria.
Porsche 911