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Cinque mesi dopo l’exploit su Twitter Elon Musk ha ancora voglia di possedere un social network. Dopo la querelle che ha portato il fondatore di Tesla ad offrire 44 miliardi di dollari per comprare Twitter per poi ripensarci – additando il social di non controllare a fondo il numero di bot tra i propri utenti – Musk è tornato alla carica ipotizzando la creazione di un nuovo social raggiungibile alla pagina X.com. Nel corso di una discussione con i propri follower in cui il miliardario statunitense giustificava la vendita di azioni Tesla per il valore di 6,9 miliardi di dollari – «Nel caso (speriamo improbabile) che Twitter costringa questo accordo a chiudersi e che alcuni partner azionari non si facciano avanti, è importante evitare una vendita d’emergenza di azioni Tesla», ha scritto il CEO della compagnia – ha risposto con un link a X.com a chi gli chiedeva se non stesse comunque portando avanti una sua piattaforma social.
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Che cos’è il nuovo social X
In attesa del processo che inizierà il 17 ottobre in cui si decideranno le sorti di Twitter e dell’offerta di Musk per comprarlo, c’è già un piano B qualora riuscisse a vincere e non fosse costretto a comprare il social: costruirne uno ex novo e chiamarlo X, o meglio re-indirizzarlo a un vecchio dominio che è un vero e proprio pallino di Elon Musk, da sempre. Il sito web x.com è vuoto dal 2017, ossia da quando lo stesso 51enne di Pretoria ha deciso di ricomprarlo da PayPal al momento dell’uscita dal board della società per concentrarsi sulle attività di Tesla e SpaceX. Tutto è nato da lì: Musk fonda X.com dopo la vendita di Zip2 nel 1999 dando vita a una primissima società di servizi finanziari e di pagamenti online che poi sarebbe confluita proprio in PayPal.
Obiettivo: più libertà di parola
Ora l’obiettivo sarebbe proprio quello di rilanciare la stessa “X” aprendola al mondo social con una nuova visione che tuteli la libertà di parola per i propri utenti: «Ora ho una visione più grande di quello che pensavo potesse essere la X Corporation ai tempi. È una visione piuttosto grandiosa e naturalmente si potrebbe partire da zero, ma credo che Twitter potrebbe accelerare la cosa di tre o cinque anni», ha dichiarato Musk durante l’incontro annuale con gli azionisti Tesla. Tutto sembra già deciso, ora è sufficiente attendere l’esito del processo per capire quale piano seguirà Musk e se Twitter, per come lo conosciamo oggi, riuscirà a sopravvivere dopo questo tsunami che lo sta colpendo.