martedì, Ottobre 3, 2023

I nuovi beneficiari del bonus 200 euro e le altre novità del decreto Aiuti bis

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Mentre la campagna elettorale si appresta a entrare nella sua fase più calda in vista delle elezioni del 25 settembre, è stato approvato e pubblicato in Gazzetta ufficiale il cosiddetto decreto Aiuti bis, che approderà in Parlamento a settembre. Tra l’estensione del bonus 200 euro e misure su welfare, lavoro e pensioni, il provvedimento prevede, con un pacchetto di misure da 17 miliardi, diversi interventi a favore di famiglie e imprese. Analizziamoli con ordine.

Esteso il bonus 200 euro

Il bonus 200 euro, che l’Inps ha fatto sapere di aver già liquidato ai beneficiari di reddito di cittadinanza, ai titolari di trattamenti pensionistici, di accompagnamento alla pensione, ai titolari di assegno per invalidità e di assegno sociale, sarà esteso ad altre categorie, per un totale di oltre 300mila beneficiari in più. Si tratta di 40mila lavoratori che non lo hanno percepito perché coperti da contributi figurativi dell’Inps, 50mila pensionati con decorrenza entro il primo luglio che quindi non rientravano ancora tra i beneficiari, 148mila collaboratori sportivi gravemente colpiti dalle crisi pandemica ed energetica, e 56mila dottorandi e assegnisti di ricerca con contratti attivi e iscritti alla gestione separata.

Welfare aziendale

Il provvedimento prevede che venga incrementato a 600 euro il tetto massimo dei benefici aziendali esenti da tassazione che le aziende possono fornire ai propri dipendenti. Tali benefici possono includere, per esempio, il rimborso per la benzina o per il pagamento delle bollette. Finora, il tetto massimo era di 258,23 euro.

Cuneo fiscale e impatto sui lavoratori

Nel testo del decreto si legge che “per i periodi di paga dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022, compresa la tredicesima o i relativi ratei erogati nei predetti periodi di paga, l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore, è incrementato di 1,2 per cento”. Tale taglio costerà allo stato 1,2 miliardi di euro e secondo le stime del Corriere della sera si tradurrà in un beneficio mensile che va dagli 8,3 euro al mese lordi in più per coloro che hanno un reddito lordo annuo di 9mila euro a 32,3 euro lordi in più per i redditi da 35mila euro l’anno.

Pensioni

Il decreto Aiuti bis prevede anche una rivalutazione delle pensioni pensata per consentire ai pensionati di contrastare gli effetti dell’inflazione per il 2022. Si tratta di un aumento del 2 per cento per i redditi fino a 35mila euro lordi annui per le mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2022. Il provvedimento ha incontrato le critiche dei sindacati perché ritenuto insufficiente, dato che secondo le stime del Corriere della sera la rivalutazione comporta un aumento di circa 11 euro al mese per chi prende la pensione minima (524 euro mensili), 20 euro per chi ne riceve 1.000 e 40 per chi ne riceve 2.000.

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