sabato, Giugno 10, 2023

L'Academy ha chiesto scusa a Sacheen Littlefeather per cosa accadde la notte in cui rifiutò l'Oscar a nome di Marlon Brando (e dopo)

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Cinquant’anni fa, agli Academy Awards, Sacheen Littlefeather si fece avanti per rifiutare a nome di Marlon Brando, l’Oscar che l’attore aveva vinto come migliore non protagonista per il suo Don Corleone ne Il Padrino. Il rifiuto del riconoscimento avveniva, come ha letto dagli appunti, per via del “trattamento dei nativi americani da parte dell’industria cinematografica… e in televisione, nelle repliche dei film”.

Non essendosi presentato il divo a quella che di solito è una serata di autocelebrazione e gratitudine di Hollywood per Hollywood, per mezzo secolo la scena è stata regolarmente citata in tutti i resoconti annuali sui “momenti più incredibili degli Oscar!”, così come è finita spesso in facili battute della cultura popolare. In questi riferimenti è stato a lungo trascurato l’impatto doloroso dei fischi e della rabbia ricevuti dall’attivista in quel momento, delle minacce da lei ricevute dopo e dell’inserimento nella lista nera di Hollywood (cose che l’aspirante attrice ha sopportato per decenni). 

Ora, in un atto di pentimento per ciò che ha subito dopo il suo momento sul palco degli Oscar, l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, stando a The Hollywood Reporter, ha consegnato a Sacheen Littlefeather delle scuse formali e l’ha invitata come ospite d’onore a un evento presso il suo museo.

“Sono rimasta sbalordita”, ha dichiarato la donna, oggi 75enne. “Non avrei mai pensato di vivere fino al giorno in cui avrei sentito queste parole e vissuto questa esperienza. Quando ero sul podio nel 1973, ero lì da sola”.

Nel 1973, la reazione al suo discorso fu immediata ed esplosiva. Molti spettatori della serata degli Oscar le fischiarono contro e la derisero, e uno dei produttori dello show avvertì che sarebbe stata arrestata se avesse superato i 60 secondi che le erano stati concessi. Addirittura, John Wayne dovette essere trattenuto dall’allontanarla fisicamente dal palco.

“L’abuso che ha subito a causa di questa dichiarazione è stato ingiustificato e ingiustificabile”, ha scritto l’ex presidente dell’Academy David Rubin nella lettera di scuse dell’organizzazione, consegnata inizialmente alla Littlefeather a giugno. “Il peso emotivo che ha vissuto e il costo della carriera mancata nel nostro settore sono irreparabili. Per troppo tempo il coraggio che ha dimostrato non è stato riconosciuto. Per questo, le porgiamo le nostre più profonde scuse e le dimostriamo la nostra sincera ammirazione”.

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