sabato, Marzo 25, 2023

Alluvioni, incendi, vento e siccità stanno flagellando l'Italia

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Tutta l’Italia sta subendo l’effetto di eventi climatici estremi sempre più intensi e frequenti. Per primi, lungo tutti i mesi estivi, la siccità e gli incendi hanno devastato campi e foreste. Mentre ora è il turno delle alluvioni e delle tempeste. Solo nelle ultime due settimane sono stati colpiti il Trentino il 5 agosto, la Campania il 9, Stromboli il 12 e in ultimo la Liguria e la Toscana. Questi sono solo i primi dati drammatici delle precipitazioni che stanno attraversando prevalentemente il Nord Italia, ma che hanno già raggiunto il Sud e raggiungeranno presto tutto il paese, mentre l’ultimo rapporto dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ci ricorda che il 94% dei Comuni italiani è a rischio per frane, alluvioni o erosione costiera.

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La siccità più grave dall’Ottocento ha attraversato tutto il paese, prosciugando i corsi e gli specchi d’acqua, portando il lago di Garda ai livelli più bassi degli ultimi quindici anni. Ma se al Nord, la siccità sembra essere giunta al termine, sostituita da violenti rovesci e temperature basse, nel centro-sud e al Meridione l’emergenza non è ancora finita e il termometro toccherà i 45 gradi in Sicilia e Sardegna, mentre in città come Napoli e Roma si arriverà anche sopra ai 40 gradi.

Il clima arido, i campi asciutti e i boschi che si seccano lasciano un terreno fertile ai roghi e agli incendi che, fino al 15 agosto 2022, hanno percorso 42.569 ettari di territorio, per un totale di 365 roghi. Tuttavia, oltre al cambiamento climatico, il fenomeno degli incendi è aggravato in maniera diretta dagli esseri umani, con circa sei incendi su dieci appiccati da mano umana, spesso, come sottolinea Coldiretti, all’opera con un vero e proprio disegno criminale per incenerire migliaia di ettari di boschi.

Da alcuni giorni siccità e aridità, nel centro-nord e nel nord Italia, sono state sostituite da altri violenti eventi atmosferici, come precipitazioni record, grandinate e trombe d’aria. Il 5 agosto violenti temporali hanno colpito il Trentino, in particolare Val di Fleres e Val di Fassa, con torrenti esondati ed enormi colate di fango che hanno costretto le autorità a evacuare case private, alberghi e far intervenire oltre 40 squadre di vigili del fuoco.

Ma nemmeno il Meridione è stato risparmiato, nonostante le temperature restino ancora molto elevate. Tra il 9 e il 10 agosto, pesanti rovesci hanno allagato Caserta, alcuni comuni in provincia di Avellino, l’isola di Capri e Sorrento, dove diverse frane causate dal fango hanno bloccato alcune strade. Il 12 agosto invece, è stato il turno dell’isola siciliana di Stromboli, dove la giunta regionale ha dichiarato lo stato di crisi, a causa di un nubifragio record. In una sola ora sono caduti oltre 60 millimetri di pioggia , di cui più della metà in soli 15 minuti, cioè la stessa quantità di pioggia che colpisce in media su Stromboli durante l’intero mese di maggio.

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