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Myss Keta scatena il Finimondo ed è un vera e propria festa estiva a cielo aperto. Un tormentone che spopola in radio, è un tripudio di ascolti e fa venire solo voglia di ballare fino all’alba.
Accontenterà anche i nostalgici, probabilmente, visto che la canzone parte dal campionamento di un pezzo che ha letteralmente spopolato negli anni Sessanta. Si tratta de Il Capello di Edoardo Vianello e Terry Gilliam di cui Myss Keta propone una rivisitazione speciale in chiave tech house.
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Un’istantanea che racconta di un futuro imprecisato in cui Myss Keta, fra scenate di gelosia, dirty talking, drink coloratissimi e balli in pista sa benissimo come muoversi e come provocare e catalizzare i ricordi, attingendo a piene mani al clou dell’immaginario pop. Miss Keta, insomma, non è che lanci nulla di nuovo. Ma va ad apporre una nuova firma a ciò che sa di saper fare bene: materializzare immaginari che sanno di non lecito, giocare con l’ambiguità, divertirsi a shakerare mondi in apparenza lontanissimi o, per qualche oscura ragione, inenarrabili.
Il mito per eccellenza, il caschetto d’oro, l’artista tra le più osannate al mondo. Come se si volesse tornare a “come è bello far l’amore”, ma al tempo stesso far sentire tutto il nuovo che avanza. Osmotizzare il glorioso passato allo scintillante contemporaneo e farlo sempre ad alto tasso di seduzione, naturalmente. E chi se non lei, la diva, può essere l’icona deputata a catalizzare questa enorme festa? Ma naturalmente il vero party da finimondo è rivisitato, è fatto in chiave post moderna. E gli elementi deputati ad arricchire questa atmosfera di grande allegria e di grande coinvolgimento, non può che essere supportata dal meglio della musica techno. E sì, anche da certe visioni cyber punk che agganciano il presente e lo proiettano dritto al futuro prossimo.
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