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Il kick off del Festival della Comunicazione è, non a caso, all’insegna di tre grandi dimensioni della libertà: nella storia, con le riflessioni affidate ad Alessandro Barbero, nell’informazione e nel giornalismo, con Enrico Mentana, e nella giustizia a cavallo tra bene e male, con Gherardo Colombo. Con un’immancabile tributo a Piero Angela, ospite fisso del Festival e che avrebbe dovuto portare un quarto pilastro di discussione: libertà e scienza. (A Piero Angela è dedicato anche uno speciale che raccoglie interviste, video e podcast dei suoi keynote speech a Camogli.)
Al capo opposto del programma, nel pomeriggio e nella serata di domenica, spiccano la consegna del Premio Comunicazione 2022 a Luciana Littizzetto e poi lo spettacolo di chiusura Io in Blues di Irene Grandi. E in mezzo un folto programma – si arriva fino a 5 palchi in contemporanea – fatto di lectio magistralis, tavole rotonde, interviste, concerti, spettacoli, colazioni e aperitivi sul mare, escursioni, rassegne stampa, laboratori e anche una mostra della galleria P46 tutta dedicata al mondo della criptoarte e della tecnologia blockchain, con la presentazione delle opere di Toomuchlag, Nate Hill e Matteo Mauro.
I direttori del Festival della Comunicazione Danco Singer e Rosangela Bonsignorio, al centro Luciana Littizzetto, vincitrice del Premio Comunicazione 2022
L’impatto dell’intelligenza artificiale sul libero arbitrio
Come possono coesistere le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale con la libertà umana? In che modo si conciliano le applicazioni high tech con le leggi e le norme oggi in vigore? Come cambierà l’arte per effetto degli nft e come evolverà la nostra visione del mondo oltre e attraverso il metaverso? Per provare a capire come la frontiera tecnologica conduca sempre a interpretazioni emergenti del concetto stesso di essere liberi, una novità di questa edizione è la sezione dedicata a Libero arbitrio e intelligenza artificiale.