martedì, Ottobre 8, 2024

La Giulia GT degli anni '60 è tornata: Totem GT Super è un gioiello

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Ha due nomi. Uno per così dire istituzionale, di rito: Totem GT Super. L’altro invece risponde all’esigenza di un qualsiasi appassionato, che sente il bisogno di dare un nome al mezzo che ama quasi avesse un’anima. In questo caso è Annabel il nome scelto per il restomod, se così si può chiamare, della Giulia GT, iconico modello del Biscione che ha acceso i cuori degli italiani a cavallo tra gli anni ’60 e ’70. E siamo pronti a scommettere che anche la Totem GT Super, o Annabel, ne infiammerà parecchi.

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Del resto davanti a linee simili, così sinuose e fedeli ai tratti originali di Giorgetto Giugiaro, è difficile rimanere indifferenti. È la prima auto di Totem Automobili ad entrare in produzione, ed è stata presentata al The Quail durante la Monterey Car Week, in California. Per rendere omaggio a una tra le più iconiche gran turismo mai prodotte, l’italianissimo team capitanato da Riccardo Quaggio ha aumentato del 10% le dimensioni della Giulia GT originale, “non solo per assicurare un comfort maggiore ma anche per enfatizzare l’eleganza e le proporzioni di quella silhouette indimenticabile”, spiegano.

Se i principi stilistici sono quelli di una volta, la meccanica attinge a piene mani dai cinquant’anni e passa di evoluzione della tecnica che separano il modello originale dall’omaggio di Totem. Così il cofano nasconde un V6 biturbo da 2,8 litri che non va confuso con il 2,9 litri, sempre biturbo e sempre V6, di Alfa Romeo Giulia e Stelvio Quadrifoglio – Car of The Year 2019. Realizzato dai piemontesi di Italtecnica, sviluppa 600 CV a 7.200 giri al minuto e produce ben 700 Nm di coppia. Il cambio è un transaxle posteriore a 6 rapporti che trasferisce il moto alle ruote posteriori da 265/40/R18 (225/40 davanti).

QUELL’OSSESSIONE PER IL PESO CHE SA DI PASSATO


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Il motore di Annabel è motivo di vanto per Totem Automobili, e per questo, come la vettura, ha un nome: Gloria, inciso su una targhetta di metallo ben visibile non appena si solleva il cofano. La scelta del nome non dev’essere casuale: l’unità, fanno sapere da Totem, grazie ai nemmeno 180 kg sulla bilancia è il V6 biturbo più leggero (e compatto) mai realizzato. Il verdetto della bilancia ha quasi rappresentato un’ossessione per i progettisti veneti, un parametro ormai di secondaria importanza per il mondo dell’auto mainstream di oggi ma che un tempo – l’ingegner Materazzi confermerebbe – aveva priorità assoluta durante lo sviluppo di una vettura sportiva.

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Nonostante il motore a sei cilindri invece che quattro e le dimensioni più abbondanti (misura 4,27 metri in lunghezza e 1,86 metri in larghezza), Totem GT Super grazie anche a una costruzione in fibra di carbonio pesa appena 160 kg in più (1.180 kg) di una Giulia Sprint GT Veloce (1.020 kg). Un peso piuma per i canoni odierni, che con ogni probabilità avrebbe consentito di spingere la GT Super ben oltre i 250 km/h limitati elettronicamente del modello di serie. La “reincarnazione” dell’Alfa Romeo Giulia GT però sarà per pochi, anzi per pochissimi, più per la tiratura estremamente limitata che per il prezzo a sei cifre: di Totem GT Super ne saranno prodotti 30 esemplari, ciascuno da 460mila euro a salire.

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