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L’Europa ha deciso lo stop alle auto a benzina e a gasolio dal 2035 ormai da un paio di mesi, ed ecco le prime mosse dei diretti interessati. Secondo quanto segnalano i coreani di etnews.com, Samsung avrebbe deciso di investire l’equivalente di 1,5 miliardi di euro, per l’espansione dello stabilimento ungherese in cui vengono prodotte batterie per le auto elettriche. La notizia è senza dubbio positiva per l’Europa, perché uno dei principali produttori al mondo di accumulatori fortifica la sua presenza in un continente dove hanno sede molti (grandi) costruttori, e ciò farà bene all’economia e ai livelli occupazionali.
L’investimento miliardario in Europa sarebbe stato deciso dal consiglio di amministrazione di Samsung SDI, la divisione della multinazionale di Seul che si occupa di costruire batterie per diversi settori produttivi, tra cui i veicoli elettrici. Un portavoce di Samsung SDI ha rifiutato di commentare l’indiscrezione: “Non possiamo fornire dettagli sugli investimenti all’estero”, ha detto ai colleghi di etnews.com.
Ma la notizia è più che verosimile, alla luce del contesto citato in apertura. Samsung conta di portare la produzione di accumulatori per i veicoli a elettroni a 60 GWh l’anno entro fine 2023 per equipaggiare fino a 1 milione di auto elettriche, il che si tradurrebbe in un incremento rispetto alla capacità produttiva attuale dello stabilimento ungherese compreso tra il 70 e l’80%. Per diversi osservatori si tratterebbe del più grande flusso di denaro mai investito in Europa per la produzione di batterie automotive.
Sembrano soldi ben spesi per un business che è in crescita e che senza dubbio crescerà ancora a ritmi più alti. Un nuovo impianto per la realizzazione di accumulatori per i mezzi elettrici è in costruzione in Malesia, e da lì partiranno alla volta dei centri di assemblaggio di colossi del calibro di Tesla. Recentemente inoltre Samsung ha inaugurato il suo primo centro di R&D negli Stati Uniti dedicato esclusivamente a ricerca e sviluppo per le batterie di auto, camion, moto degli anni a venire. E i vertici di Samsung SDI non intendono rallentare, specie nei mercati strategici: “Creeremo altri centri di ricerca e sviluppo, a partire da quelli in USA e in Europa”.