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Li vediamo piccolissimi, indifesi, a centinaia: eppure sappiamo che possono portarci malattie o in futuro, come già avviene in molte culture, trasformarsi in cibo. Contarli tutti non è possibile: gran parte degli esperti concorda sul fatto che ci siano più specie di insetti che non sono state descritte rispetto a quelle già identificate dagli scienziati. Secondo stime prudenti la cifra delle specie di insetti si aggira sui 2 milioni, ma alcuni autori arrivano fino ai 30. Sembra moltissimo, ma lo è ancor di più pensando che questa cifra rappresenta circa l’80% delle specie del mondo in assoluto. Parlando di stime assolutamente approssimative si ipotizza che in qualsiasi momento vi siano circa 10 quintilioni di singoli insetti in vita contemporaneamente. E questo ha un peso, nel senso letterale della parola: come descritto nell’immagine successiva gli insetti hanno probabilmente la più grande biomassa tra gli animali terrestri. Il motivo sta nella grandissima capacità di riproduzione. Pensiamo alla “regina nera” per eccellenza tra gli insetti domestici: la mosca. Un esempio emblematico è che se i discendenti di una coppia di mosche sopravvivessero tutti, in cinque mesi potrebbero sfiorare i 200 quintilioni di viventi.
Facendo i conti rispetto a noi, esistono più di 200 milioni di insetti per ogni essere umano. Anche se la loro esistenza oggi è minacciata da fenomeni globali di origine antropica come il cambio del suolo, i pesticidi, l’inquinamento e oggi soprattutto i cambiamenti climatici: minacce che riguardano anche la nostra esistenza. Proprio come noi, per cercare di conoscerli o identificarli meglio, anche gli insetti potrebbero essere divisi in “nazioni”. O meglio in gruppi uniformi delle migliaia di specie da cui sono composti. Ecco quali sarebbero le 10 “nazioni” più grandi del pianeta degli insetti, raggruppate secondo i grandi ordini di appartenenza delle famiglie di questi minuscoli esseri viventi categorizzati dalla scienza.