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Gli aumenti senza precedenti del prezzo del gas in Europa – arrivato a scambiare anche a 343 euro per megawattora venerdì 26 agosto, circa sei volte di più rispetto allo stesso periodo nel 2021 – si stanno già facendo sentire. Ristoratori che espongono le bollette in vetrina per protesta. Aziende costrette a ridurre la propria produzioni e aumentare i prezzi finali dei propri prodotti o chiudere. Famiglie alle prese con aumenti nelle bollette resi più sostenibili solo grazie agli indennizzi del governo. Tra le conseguenze più preoccupanti di questi aumenti c’è l’aumento del prezzo dell’elettricità, che dipende ancora molto dal prezzo del gas. Tanto preoccupante che è tornata attuale l’idea di disaccoppiare i due, in modo da rendere il prezzo dell’elettricità più indipendente da quello del gas. Vediamo di cosa stiamo parlando.
Che cos’è e come funziona il Ttf?
Il Title transfer facility (Ttf) è il mercato di riferimento europeo per quanto riguarda il prezzo del gas. Si tratta di una piattaforma virtuale della borsa di Amsterdam, in cui si vendono e acquistano gas e futures su gas, ovvero contratti che stabiliscono la vendita di una certa quantità di gas in una data prestabilita. È una forma di investimento non così diversa dagli investimenti in titoli azionari, e come ogni indice di Borsa, il prezzo del gas è influenzato profondamente dal contesto economico e politico mondiale e dalla speculazione. Gli aumenti degli ultimi giorni hanno perlopiù a che vedere con la decisione della Russia di azzerare le forniture di gas all’Europa tramite il gasdotto Nord Stream tra il 31 agosto e il 2 settembre per “manutenzione”, che ha aumentano il timore che Mosca smetta del tutto di fornire gas all’Europa. Non tutto il gas che utilizziamo in Europa è scambiato nel Ttf, ma l’indice influenza i prezzi su cui si accordano direttamente le aziende produttrici e distributrici.
Cosa c’entra l’elettricità?
In Italia, il prezzo dell’elettricità sostenuto dalle famiglie dipende dall’offerta sottoscritta con il proprio fornitore. Nel regime tutelato, il prezzo del kilowattora è stabilito dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ogni tre mesi e rimane fisso. Al momento è di 0,276 euro per kilowattora. Nel mercato libero, il prezzo viene stabilito dai singoli fornitori.
Adesso ci si aspetta che entrambi crescano, il primo nella modifica della tariffa di ottobre, il secondo da subito. Il motivo è che il fattore determinante del prezzo dell’elettricità è proprio il prezzo del gas, perché oltre la metà dell’energia elettrica nazionale si produce nelle centrali a gas, che hanno quindi il potere di stabilire il prezzo. Ovviamente, se il prezzo a cui le centrali acquistano gas naturale si impenna così tanto, tale aumento va a riversarsi anche sull’elettricità in generale. In teoria, le fonti rinnovabili potrebbero fare da calmiere poiché non dipendono dal gas. Tuttavia, in seguito alla siccità che ha colpito il paese quest’anno, la produzione di energia idroelettrica è diminuita, portando il totale dell’energia elettrica prodotta tramite fonti rinnovabili al 30% della domanda. Troppo poco per combattere l’impennata del gas.
Disaccoppiare
La soluzione di cui si sta parlando in questo momento a livello europeo proporrebbe di disaccoppiare il prezzo del gas dal prezzo dell’elettricità. Invece che considerare l’energia elettrica come un tutt’uno, l’idea è di consentire a ogni fornitore di stabilire il proprio prezzo, in base alle spese di produzione. Dato che le fonti rinnovabili, come l’eolico, il fotovoltaico e l’idroelettrico non hanno i costi delle centrali a gas, potrebbero offrire un prezzo significativamente inferiore per l’elettricità. Al Meeting di Rimini il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto che “questo legame che c’è tra il costo dell’energia elettrica prodotta con le rinnovabili, e quindi acqua, sole, vento, e il prezzo massimo del gas ogni giorno è un legame che non ha più senso”. Si tratta di una misura che andrebbe sostenuta con investimenti significativi in rinnovabili, ma che potrebbe efficacemente rendere il costo dell’elettricità molto più sostenibile.