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“Non credo più che la democrazia sia compatibile con la libertà”. “L’unica vera disuguaglianza a cui riesco a pensare è quella tra chi è vivo e chi è morto”. “Mostrami una persona che sa perdere bene e io ti indicherò un perdente”. Alcune delle sue più note citazioni, disseminate nel corso degli anni, rendono già l’idea del perché – quando ancora la Silicon Valley era ammantata dal mito del “rendere il mondo un posto migliore” e delle proprietà salvifiche delle tecnologie – Peter Thiel fosse invece già considerato il “cuore di tenebra” del mondo digitale.
L’infanzia e gli studi
Nato a Francoforte, in Germania, nel 1967, il padre Klaus si trasferì negli Stati Uniti (per la precisione a Cleveland, in Ohio) già l’anno successivo. I primi anni di vita sono però caratterizzati da un continuo girovagare seguendo gli impegni professionali del papà ingegnere: durante gli anni delle elementari, Peter vive in Sudafrica, in Namibia e altrove, prima di approdare infine a Foster City: città californiana a metà strada tra San Francisco e San Jose. Nel centro della Silicon Valley.
È qui che studia prima filosofia e poi legge alla prestigiosa Stanford University (fucina di tecno-imprenditori), dimostrandosi inoltre un prodigio della matematica e un giocatore di scacchi di livello statale. Ma soprattutto è in questi anni che si forma il suo pensiero politico: in un’università dominata dal progressismo di sinistra, in cui solo il 2% dei docenti si dichiara “di destra”, Thiel entra invece in contatto con il liberismo estremo di Ayn Rand, pensatrice di riferimento del mondo ultralibertario e antistatale di destra.
Mentre la Silicon Valley pende verso un vago libertarianesimo di sinistra (caratterizzato quindi da una grande attenzione verso i diritti civili e le libertà individuali), Peter Thiel matura convinzioni differenti: per lui il nemico sono le tasse, il governo, qualsiasi forma di aiuto statale. Il mondo, nella sua visione, è una giungla dove solo il più forte sopravvive. Questa differenza macroscopica con l’ambiente in cui è cresciuto e si è formato non l’ha però ostacolato nei suoi obiettivi imprenditoriali, che l’hanno portato oggi a possedere un patrimonio stimato in 4,8 miliardi di dollari.
Il tandem con Musk e gli esordi di Facebook
Nonostante la sua notorietà sia una briciola di quella di Elon Musk, l’avventura imprenditoriale di Peter Thiel prende il volo proprio in compagnia di quello che è oggi l’uomo più ricco del mondo. Nel 1998, i due fondano infatti PayPal, che quattro anni più tardi verrà venduto a eBay per 1,5 miliardi di dollari. Dalla cessione, Peter Thiel ottiene 55 milioni di dollari. Una piccola parte di questi soldi, 500mila dollari, decide di investirli in una piccola realtà che, dopo la fondazione in un dormitorio di Harvard nel 2004, ha messo le tende a Menlo Park: Facebook.