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Arriverà nelle sale italiane a settembre Moonage Daydream, il documentario di Brett Morgen su David Bowie. Una pellicola particolarmente attesa, anche perché si preannuncia ricca di performance e filmati inediti, nonché di mix unici creati appositamente per la colonna sonora.
Qualche giorno fa è uscito il primo singolo, un nuovo edit di Modern Love. Brano che Tony Visconti – produttore e amico fraterno di Bowie – ha sempre considerato tra i migliori pezzi dell’album Let’s Dance (1983). Nella versione Moonage Daydream è alquanto ripulito: la chitarra di Neil Rodgers, ahimé, sparisce completamente e con essa – e la batteria che era il cacio sui maccheroni – viene a mancare anche un attacco impeccabile. «Ho sempre cercato di mettere un “gancio” subito all’inizio dei pezzi. Quelli degli Chic, ma anche quelli prodotti per altri», ha spiegato Rodgers, «Non potevo aprire un album come Let’s Dance semplicemente con una batteria su cui arrivano gli altri strumenti, ci voleva qualcosa di speciale».
Se all’epoca dell’uscita di Modern Love qualche malpensante ipotizzava che Bowie avesse “preso spunto” dalla coetanea I’m Still Standing di Elton John, effettivamente questa nuova intro – che isola il piano – più che al Duca Bianco, fa pensare a Sir Dwight.
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Modern Love 1983
Bowie in realtà rivelerà che l’ispirazione per la canzone deriva dal suo primo eroe rock: «Quando faccio quei piccoli botta e risposta nel pezzo, li devo a Little Richard». E ricorda più volte come momento cruciale della sua infanzia, la sera in cui suo padre rientrò a casa con una copia di Tutti Frutti.
E a proposito del “gancio” di cui sopra, la chitarra della versione eighties fa colpo anche su Kenny Loggins. A raccontarlo è sempre Rodgers: «”Ho rubato il riff di chitarra dell’intro di Modern Love per l’inizio della canzone Footloose“, mi disse in seguito, “è esattamente lo stesso!”».
Il video promozionale, diretto da Jim Yukich, contiene filmati tratti da uno dei concerti del Serious Moonlight Tour (20 luglio 1983, Philadelphia).