giovedì, Dicembre 7, 2023

C'è chi propone di abolire i jet privati

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Il sito di fact-checking Pagella Politica ha analizzato la questione attraverso statistiche ufficiali e ha effettuato una comparazione tra le abitudini di un cittadino francese – paese dove tra l’altro c’è un ampio dibattito sull’adozione di misure di contenimento o tassazione di questi velivoli – e le emissioni di CO2 derivanti da un jet privato

Considerando la vicinanza culturale tra Italia e Francia è una comparazione corretta: ne emerge che in “un anno un cittadino francese emette per spostarsi circa 2,6 tonnellate di CO2 equivalente, l’unità di misura per pesare insieme le emissioni di diversi gas serra. Qui dentro rientra l’uso delle auto, degli aerei e di altri mezzi di trasporto”. Di riflesso secondo Transport & Environment (T&E), un gruppo di organizzazioni non governative europee che promuovono la mobilità sostenibile, in cinque ore un jet privato emette circa 10 dieci tonnellate di CO2, l’equivalente di quelle prodotte all’incirca da quattro persone in un anno per spostarsi. Si tratta di poco meno della stima indicata da Fratoianni. Si può disquisire sul rapporto con il numero di ore di volo di un jet privato, poiché è difficile stabilire una media.

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L’uso dei jet privati non è indispensabile 

La riflessione sulle emissioni di CO2 dei jet privati parte dall’estero. Per citare una delle rilevazioni più recenti, a luglio scorso il Washington Post descriveva i dati di Celebrity Jets, un account Twitter che tiene traccia dei movimenti dei jet delle celebrità sulla base di informazioni pubbliche. Si scopre così che l’aereo di Taylor Swift è stato quello più impattante nel 2022, con 170 voli da gennaio e un totale di emissioni di oltre 8.293 tonnellate di CO2 equivalente. Ma pensando ad altri altri vip statunitensi, secondo le rilevazioni tratte dall’account Twitter, gli aerei affiliati alle celebrità emettono in media più di 3.376 tonnellate di CO2, ovvero 480 volte di più delle emissioni annuali di una persona media

Anche altre testate straniere come The Guardian, Time, Bbc, Reuters hanno messo in luce l’impatto dei voli privati in termini di emissioni di CO2 equivalente. Ma è sbagliato pensare che si tratti di un problema che esclude il Belpaese: secondo alcuni dati di Sea Milano Prime, operatore handling di Milano Linate e Malpensa, nel 2021 la crescita del traffico dei voli privati in questi due scali ha segnato +55% rispetto al 2020 e +35% rispetto al 2019. Tanto che anche in Italia esiste un account social, questa volta su Instagram, che monitora l’impatto delle trasferte di alcune celebrities nostrane che impiegano voli privati: si chiama Jet dei ricchi. Attraverso questa pagina si mostrano alcune trasferte di vip nostrani e il relativo impatto in termini di CO2. Tra costoro vi è l’influencer Gianluca Vacchi, che per inaugurare un punto della sua catena di kebab a Taranto, definita da diversi siti come un’iniziativa vicina ai temi di sostenibilità ambientale e ai principi del “chilometro zero” ha usato il suo jet privato.

La crescita dei voli privati (anche in Italia)

Si può argomentare che comunque in Italia l’uso di jet privati sia molto relativo. È quello che ha fatto Luigi Marattin di Italia Viva in un tweet, menzionando che solo 133 jet privati risultano fiscalmente registrati in Italia.

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