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La cessione di ITA Airways sarà negoziata in esclusiva con il consorzio composto da Certares Management, fondo newyorkese che può contare sull’appoggio di Delta Airlines e da Air France-KLM. Lo comunica con una nota il Ministero dell’Economia e delle Finanze, specificando che l’offerta dei tre “è stata ritenuta maggiormente rispondente agli obiettivi fissati dal DPCM”.
“Alla conclusione del negoziato in esclusiva – ha aggiunto il Tesoro – si procederà alla sottoscrizione di accordi vincolanti solo in presenza di contenuti pienamente soddisfacenti per l’azionista pubblico”. Nessun accenno da parte del MEF alle altre opzioni sul tavolo, tra cui evidentemente l’interesse di MSC che secondo le indiscrezioni del gennaio scorso si era approcciata ad ITA con il supporto tecnico di Lufthansa: ai tempi sembrava che la compagnia di bandiera sarebbe finita al gruppo di navigazione svizzero, se non altro perché l’interesse del consorzio con Delta appariva meno concreto.
Da quanto filtra sembra però che MSC-Lufthansa non avessero dato sufficienti garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali, in particolare sugli esuberi del personale attuale di ITA. Al momento l’offerta è chiaramente coperta dal massimo riserbo, ma una fonte anonima ha confidato a Reuters che il MEF abbia in mente un passaggio del testimone graduale: vorrebbe conservare almeno il 40% delle quote della ex Alitalia, il diritto di nominarne il presidente e quello di veto su scelte definite “strategiche”.
Secondo indiscrezioni, MSC-Lufthansa avrebbe offerto una cifra compresa tra 850 e 900 milioni di euro per rilevare l’80% delle quote di ITA, ma sembra appunto che a far pendere l’ago del Tesoro verso il corsorzio Certares-Delta-Air France non siano state questioni economiche ma relative alle garanzie occupazionali sul personale ITA. Il Governo Draghi vorrebbe siglare un accordo preliminare entro il 10 settembre, quindi prima della tornata elettorale del 25 settembre.