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Bilancio positivo, ad oggi, per le compagnie aeree europee che – almeno in termini di capacità posti offerti – sfiorano i livelli del periodo pre-Covid.
I dati sono quelli elaborati da Capa – Centre for Aviation, che in sintesi evidenziano come la capacità delle compagnie aeree sia quasi all’89% dei livelli del 2019. Anche i volumi previsti per il quarto trimestre del 2022 sono saliti leggermente all’88% nelle ultime due settimane.
In particolare, Italia e Spagna si confermano i mercati con il più elevato recupero in termini di capacità, essendo entrambi al 94% dei livelli del 2019, seguiti dalla Francia con il 92%. Il Regno Unito è attualmente all’85% dei livelli pre-pandemici, con un aumento del 2% rispetto a maggio.
Un ostacolo alla parabola ascendente della ripresa del settore è però quello derivante dalle restrizioni di capacità in hub strategici quali Londra Heathrow e Amsterdam Schiphol, che hanno esteso sino alla fine di ottobre il limite al numero massimo di passeggeri giornalieri.
Lo scalo aeroporto olandese ha annunciato all’inizio di agosto che avrebbe prolungato la misura, limitando il numero giornaliero di passeggeri in partenza a 67.500 a settembre e a 69.500 in ottobre. L’hub londinese ha dichiarato lo scorso lunedì che avrebbe mantenuto il limite, inducendo compagnie aeree come British Airways a tagliare 10.000 voli dalla sua programmazione invernale.