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Cortometraggio canonico ma anche fruibile in virtual reality, artwork e podcast: La bambola di pezza arriverà così, multimedialmente, al suo pubblico per raccontare un tema delicato e urgente, l’adescamento online a danno dei minori.
Il progetto, che sarà presentato il 6 settembre a Venezia nell’ambito della 79esima edizione della Mostra, come evento speciale, si è aggiudicato la quarta edizione del contest ‘La Realtà che “non” Esiste’, una vera e propria call rivolta ai giovani sceneggiatori e registi under35 in grado di scrivere storie integrate, promossa da One More Pictures con Rai Cinema.
Il progetto scritto e diretto da Nicola Conversa ha convinto la giuria, che valuta gli aspetti prettamente narrativi, tecnici ma anche il messaggio dell’opera. Uno degli obiettivi del contest infatti, oltre a quello di individuare e lanciare autori in grado di pensare, scrivere e girare in maniera innovativa, è quello di “sensibilizzare i ragazzi, le istituzioni e il pubblico su temi di rilevanza sociale legati al complesso rapporto tra i giovani e le nuove tecnologie digitali”.
L’adescamento online si affianca ad altri contenuti, indagati nelle precedenti edizioni: il mondo degli “hikikomori”, il revenge porn e, in ultimo, le challenge estreme sui social network.
La quarta edizione verteva, più ampiamente, sul macrotema “Il digitale tra minacce e opportunità nel mondo degli adolescenti”, con un focus speciale sull’uso distorto del web.
E il tema al centro della storia di La Bambola di pezza è, infatti, quello dell’adescamento on-line, un fenomeno criminale odioso che chiama in causa i giovanissimi di età compresa tra i 12 e i 15 anni: nello spazio virtuale, le vittime diventano preda del cyberpredatore, che prima instaura un dialogo emotivo e affettivo con il minore per poi passare a una dinamica reale di sfruttamento e coercizione nel mondo reale. A cadere nella rete, vittime diverse per genere ed estrazione sociale, ma evidentemente il rischio sale quando manca il controllo da parte delle famiglie.
Abbassare la guardia non è possibile: secondo i dati divulgati in occasione della più recente Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia ( 5 maggio, ndr), il numero dei minori approcciati sul web da adulti abusanti è in crescita e nella gran parte dei casi si tratta di soggetti con un’età inferiore ai 13 anni (nel 60% dei casi, ndr); ma sono in aumento anche quelli che vedono coinvolti bambini under 10. Social network e messaggistica espongono i giovanissimi al rischio di adescamento ma anche l’utilizzo di giochi di ruolo e videogiochi online finisce, indirettamente, per aprire la porta ai predatori.
Anche il mondo della cultura può aiutare a favorire la cultura della prevenzione, e così La bambola di pezza racconta la storia della sedicenne Mia, interpretata da Mariasole Pollio. Nel cast anche Giancarlo Commare, Tommaso Cassissa e Ludovica Coscione e Claudia Gerini. La traccia musicale che accompagna la storia è di Carl Brave e ha come titolo Insulti.
Il progetto transmediale approderà come cortometraggio lineare su RaiPlay, in contemporanea alla proiezione ufficiale veneziana; sarà sarà pubblicato sulla App Rai Cinema Channel VR, disponibile sui maggiori store online; sarà anche una serie podcast in cinque puntate e un artwork realizzato da Josephine Yole Signorelli, nota al grande pubblico come Fumettibrutti.