giovedì, Giugno 8, 2023

Mastercard scommette sui pagamenti in criptovalute

Must Read

Questo articolo è stato pubblicato da questo sito

Venezia – Le criptovalute potranno entrare a far parte del sistema dei pagamenti digitali tradizionali, quando riusciranno a garantire rispetto delle regole e livelli ambientali in linea con i più alti standard Esg. “Il network è pronto e stiamo lavorando per far partire i pagamenti direttamente in valuta cripto, dice Michele Centemero, country manager di Mastercard in Italia, in un colloquio con un pool di giornalisti a Venezia in occasione della 79esima Mostra del Cinema. “Noi siamo stati tra i primi a lavorare con la blockchain e oggi abbiamo più di 230 brevetti registrati. Abbiamo incominciato a occuparci di blockchain anni fa per la garanzia dei flussi e ora ci stiamo focalizzando a tempo pieno sui pagamenti”, spiega il top manager.

Nel futuro visto con le lenti di Mastercard, “i consumatori avranno tra le mani un device, di qualsiasi forma, attraverso il quale scegliere come attivare i pagamenti, se con la carta, la blockchain, l’accesso al conto corrente o qualsiasi altra idea futura. La banca – sottolinea Centemero – manterrà il suo ruolo centrale, dando la possibilità di attivare tutti gli strumenti possibili. E i merchant accetteranno i pagamenti, superando gli isterismi e i falsi miti delle transazioni più care del mondo”.

Far spazio alle criptovalute nell’ecosistema delle carte di pagamento non è un’operazione tecnologicamente proibitiva. “Una valuta digitale stabile come il Sand dollar delle Bahamas, che è a tutti gli effetti una criptovaluta, è per noi una currency come un’altra: l’abbiamo inserita nel nostro network con semplicità, perché tutto è già pronto”, assicura Centemero. “Quello che dobbiamo garantire sono gli aspetti regolamentari e il rispetto della normativa sull’antiriciclaggio, oltre alla stabilità della criptovaluta e alla tutela dei livelli Esg che devono essere in linea con ciò che riteniamo corretto”, evidenzia il country manager italiano della multinazionale americana.

Di potenziali clienti pronti a pagare in criptovalute ce ne sarebbero, anche in Italia. “In questi anni ci si è appassionati alla blockchain, il fenomeno esiste anche se le banche non si rendono molto bene conto di quanto sia importante. In Italia – rivela Centemero – Mastercard ha un milione di carte che alimentano fondi in criptovalute, custoditi dai wallet digitali come Coinbase o Binance. “E i volumi che generano queste transazioni sono uguali alla spesa fatta online nei supermercati italiani”.

Il 55% degli italiani ha pagato tramite device

L’obiettivo della multinazionale dei pagamenti è rendere le transazioni “sempre più semplici”. E l’Italia si sta facendo trovare pronta, secondo le metriche raccolte nell’estate da Mastercard. A Venezia, in occasione della partnership con la Biennale del Cinema, la società ha presentato i dati del New Payments Index che mostra il consolidamento dei pagamenti digitali nel Paese, con i nuovi strumenti che acquistano più popolarità tra i consumatori rispetto al denaro contante – che pure continua a essere preferito ai mezzi elettronici nel 62% delle transazioni.

Il 74% degli italiani, è emerso dallo studio, ha fatto uso di almeno un metodo di pagamento emergente nell’anno, mostrando una particolare preferenza per i pagamenti account to account (35%) e le app di money transfer (25%). Il 45% ha incrementato l’uso di almeno uno strumento di pagamento emergente, mentre il 55% si è affidato sempre più ai sistemi tramite device – smartphone o smartwatch. Particolare vivacità è stata mostrata dai pagamenti Buy Now, Pay Later che, secondo le analisi delle transazioni sul circuito Mastercard, sono stati utilizzati dal 49% della popolazione almeno una volta negli ultimi dodici mesi.

“La crescita dei pagamenti digitali sta avvenendo in maniera costante in tutta Italia, senza alcun digital divide Nord-Sud”, evidenzia il country manager che per i prossimi tre anni scommette sulla crescita dei pagamenti point-to-point tra device e non teme l’avanzata delle grandi aziende tecnologiche: “Potrebbero tagliarci fuori già domattina, ma perché dovrebbero farlo? La battaglia la vince chi è più sicuro e veloce: le carte – conclude Centemero – non spariranno, ma noi siamo già pronti su tutto il resto”.

- Advertisement -spot_img
- Advertisement -spot_img
Latest News

Zerocalcare torna con Questo mondo non mi renderà cattivo: “Sono terrorizzato”

In mezzo a tanti messaggi che molti definirebbero divisivi ("Se non comunico sembra che mi stia sottraendo a una...
- Advertisement -spot_img

More Articles Like This

- Advertisement -spot_img