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Nella notte tra domenica e lunedì il Gse, il Gestore dei servizi energetici, società pubblica controllata dal ministero dell’Economia e delle finanze che si occupa di rinnovabili, è stato colpito da un attacco informatico. L’azienda ha attribuito la responsabilità a “un malware di ultima generazione”. Il sito web, i servizi e i portali aziendali risultano tuttora indisponibili. La società ha comunicato di avere isolato le macchine interessate dall’attacco e di avere un backup dei dati.
Gli esperti avevano già ipotizzato che la violazione potesse essere di tipo ransomware. Nella mattinata del 2 settembre è arrivato un aggiornamento: l’attacco è stato rivendicato sul leaksite (un sito in cui vengono generalmente diffuse le informazioni e i dati delle vittime di aggressioni informatiche) della cyber gang Alphv/BlackCat. BlackCat, lo stesso gruppo che a giugno aveva colpito l’Università di Pisa, sostiene di aver sottratto 700 Gb di dati dalla società. Questi includerebbero informazioni personali, dati di contabilità, contratti, informazioni sui progetti e “molti altri documenti interni dell’azienda”.
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