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Whatsapp sarà la prossima punta di diamante della strategia Meta per differenziare la propria offerta a colpi di shopping e di acquisti da remoto. Se per grandi aziende e influencer si punta a guadagnare con le Storie e la pubblicità su Instagram, per tutte le altre realtà medio-piccole sarà l’app di messaggistica a diventare un enorme centro commerciale virtuale in cui potrai trovare tutte le informazioni che ti servono su un punto vendita: prodotti online, orari di apertura, chat dirette con il servizio clienti e tutti i vantaggi della realtà aumentata per provare capi a distanza e scegliere il colore giusto. Insomma, da semplice app di messaggistica, Whatsapp si trasformerà presto in una sorta di marketplace dove le aziende potranno vendere prodotti direttamente ai propri clienti senza nemmeno uscire dall’app. Iniziando dalla spesa online: in India, una partnership con JioMart consentirà agli utenti di sfogliare dall’app l’intero catalogo di generi alimentari e fare la spesa direttamente dalla chat. Un test su larga scala che potrebbe presto essere esteso anche in altre realtà in Europa o negli USA, Italia compresa.
«L’esperimento JioMart su WhatsApp rivoluzionerà il modo in cui milioni di aziende in tutta l’India si connettono con i propri consumatori, apportando semplicità e convenienza senza precedenti all’esperienza di acquisto. Gli utenti in India possono iniziare a fare acquisti su JioMart tramite WhatsApp semplicemente inviando ‘Ciao’ al numero dedicato» scrive Meta in un post sul blog ufficiale. Una volta aperto lo scambio di messaggi, sarà sufficiente scorrere gli articoli, aggiungerli al carrello e procedere al pagamento: un meccanismo che ricorda quanto già sperimentato in Cina da WeChat oramai da diversi anni.
L’obiettivo a lungo termine è cercare di assomigliare all’app cinese ma portando gli stessi servizi in Europa e negli Stati Uniti, dove, rispetto alla Cina, la concorrenza è inversamente proporzionale all’interesse degli utenti a fare tutto con una singola app. Oltre ad essere una piattaforma per fare shopping, WeChat è una banca, una piattaforma gaming, uno strumento per accedere al bike sharing, pagare le bollette, prenotare visite mediche e tantissimo altro ancora. Una sorta di app universale che non può essere combattuta sul suolo cinese, ma che può essere imitata altrove, magari limitandosi ad alcuni grandi ambiti di interesse.
La voglia di assomigliare a WeChat è dettata anche dalla crisi sistemica che stanno affrontando i social tradizionali con Instagram che cerca di rincorrere TikTok e Facebook che perde interesse tra i più giovani. Per questo la possibilità per Whatsapp di allargarsi allo shopping gli consentirebbe di mantenere il proprio status di app di riferimento per la messaggistica trovando una buona fonte di guadagno per le casse di Meta che deve fronteggiare i mancati introiti e la spesa enorme per la costruzione del metaverso.