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Sulla disabilità il Partito democratico propone un investimento economico volto ad aumentare i docenti di sostegno di ruolo. Anche in questo caso su intenzioni pratiche come queste non è specificata una copertura di spesa precisa. Previsto poi un miglioramento, senza ulteriori specifiche, dell’assegno unico e universale per figli a carico, in particolare per le persone con disabilità e relative famiglie.
Movimento 5 Stelle
Come già visto per i precedenti partiti, anche il movimento pentastellato è favorevole al matrimonio egualitario e all’istituzione di una legge contro l’omotransfobia. Come in quello di Possibile anche nel programma dei Cinquestelle è presente la proposta di introduzione dell’educazione sessuale e affettiva nelle scuole, un punto sul quale il nostro Paese è ancora troppo carente. In merito alla disabilità, come tutti gli altri temi trattata in modo sintetico, il focus è sull’incremento delle pensioni di invalidità, sul potenziamento della vita indipendente delle persone disabili e sull’introduzione della figura del caregiver.
A conferma delle posizioni espresse dal partito di Matteo Salvini fino a questo momento, anche nel programma elettorale si identifica la famiglia in quanto tale se “composta da mamma e papà e non da un genitore 1 e 2”. Di pari passo va il contrasto all’introduzione di normative come l’ex ddl Zan, che i partiti di centrodestra avevano affossato nell’ultima legislatura.
Sul tema disabilità il programma leghista parla di impegno per la vita autonoma e propone simili interventi a quelli degli altri partiti: attuazione della legge delega sulla disabilità, aumento del fondo destinato alle persone con disabilità rimaste sole, inclusione al lavoro, riconoscimento del ruolo di cura del caregiver. Altro aspetto sottolineato nel programma elettorale è la promozione di protocolli di spesa per la cura di persone con disabilità cognitiva e intellettiva. In netto contrasto con le intenzioni di Possibile, la Lega promuove il ministero per la Disabilità e mira a rinforzarlo politicamente.
Uno dei due partiti in cui la parola diritti civili non è compresa all’interno del documento programmatico. Nessun riferimento quindi ai temi dibattuti dalle altre forze politiche, tranne per un accenno non troppo specifico alla disabilità. Sul tema il partito di Paragone propone una “forma di sostentamento che tenga conto di ogni singola situazione” erogata dallo Stato anche ai genitori che hanno figli con disabilità.
Coalizione di centrodestra
Nel programma sono riassunte in maniera abbastanza sintetica le proposte rinvenibili anche nei programmi di Forza Italia e Fratelli d’Italia, senza particolari aggiunte.
Forza Italia
Anche per Silvio Berlusconi i diritti civili non sono parte integrante della corsa alle elezioni politiche. Maggiori agevolazioni per le famiglie con figli disabili sono previste all’interno della proposta di riforma Isee, di cui però non è presente ulteriore spiegazione. Il partito si definisce “dalla parte dei disabili per bandire la segregazione, combattere l’abbandono” ma non fornisce concrete soluzioni in questo senso, se non abbozzate intenzioni in termini lavorativi, facilitando lo smart working, e nel comparto scolastico, mirando a una maggiore inclusione scolastica.
Fratelli d’Italia
Giorgia Meloni parla di “contrasto ad ogni discriminazione in relazione alle scelte sessuali e sentimentali delle persone” e di mantenimento della legge sulle unioni civili in vigore, ma dall’altra parte è in netta opposizione alle adozioni da parte di coppie dello stesso sesso. Presenti seppur solo accennate sono la necessità di creare, all’interno degli istituti scolastici, sportelli di ascolto anche per gli studenti con disabilità; il potenziamento del diritto allo studio di chi ha disturbi specifici dell’apprendimento; l’introduzione di incentivi che promuovano l’assunzione di persone con disabilità e, in linea con gli altri partiti, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la promozione della figura del caregiver.
Anche il partito di Emma Bonino parla di introduzione del matrimonio egualitario e di impegno nel favorire l’adozione anche per coppie dello stesso sesso. Ritorna anche in questo programma il contrasto ai crimini e ai discorsi d’odio attraverso l’implementazione di una non precisata Strategia nazionale lgbtq+; così come la ferma opposizione ai trattamenti di terapia riparativa nei confronti di bambini intersessuali (ovvero che possiedono caratteristiche sia interne che esterne non coincidenti con la tradizionale differenziazione binaria). Il partito di Emma Bonino propone poi anche l’istituzione di una Commissione nazionale indipendente sui diritti umani, che assista le vittime di violazioni dei diritti e garantisca il monitoraggio di norme nazionali in questo campo.
Un intero paragrafo è poi dedicato alla disabilità, a partire dall’eliminazione delle barriere architettoniche e dall’introduzione della figura del disability manager. Anche +Europa propone un ”assistente all’emotività, all’affettività e alla sessualità per persone con disabilità”.
Europa verde-Sinistra italiana
Oltre alla proposta di una legge contro l’omolesbobitransfobia, alla legalizzazione dei matrimoni egualitari e all’accesso alle adozioni (da parte di persone single o coppie dello stesso sesso), i due partiti chiedono la creazione di una legge contraria alle terapie riparative.
Anche in questo programma poi è prevista l’attuazione della legge delega sulla disabilità e della legge denominata “Dopo Noi”, in materia di assistenza alle persone con disabilità rimaste sole dopo la morte dei genitori o del caregiver. Da sottolineare come anche per questi due partiti sia importante la salvaguardia al diritto alla sessualità per le persone con disabilità di ogni tipo.