Questo articolo è stato pubblicato da questo sito
Il gruppo Windham spinge decisamente sull’acceleratore della sua espansione europea e acquisisce per 44 milioni di dollari il brand Vienna House dalla compagnia alberghiera berlinese Hr Group (la stessa che pochi giorni fa ha messo le mani su 23 hotel Amedia, ndr). Le strutture parte del deal continueranno a essere operate da Hr, grazie a un contratto di franchising di lunga durata.
Con l’arrivo in casa del suo ventitreesimo marchio, la società Usa aggiunge una quarantina di hotel al proprio portfolio europeo, per un totale di 6 mila camere posizionate nei segmenti midscale e upscale. L’espansione si concentra soprattutto in Germania, dove Vienna House vanta 28 delle sue strutture. In questo modo, si legge in una nota Wyndham, “cementiamo ulteriormente la nostra presenza in uno dei principali mercati del Vecchio continente, dove ora contiamo su 120 alberghi in franchising per oltre 19 mila chiavi complessive”.
L’acquisizione non giunge per la verità del tutto inaspettata, vista la buona salute recente dei conti Wyndham. Durante la presentazione della seconda trimestrale dell’anno, la compagnia aveva infatti già dichiarato la propria intenzione di utilizzare le risorse disponibili sia per eventuali acquisizioni, sia per sostenere la crescita organica del gruppo. A fine giugno la società Usa poteva in particolare contare su cassa per 400 milioni di dollari e su circa 1,1 miliardi di liquidità totale, con un monte investimento stimato di oltre 600 milioni solo per quest’anno.
Tra le mosse future di Wyndham si attende ora l’apertura della prima struttura del suo nuovo brand extended-stay, di cui ancora non si conosce il nome. Denominata Project Echo, la novità ha cominciato a prendere forma con la realizzazione di una proprietà da 124 chiavi in Texas che dovrebbe aprire nella seconda metà del 2023, ma la compagnia ha rivelato di avere già 72 hotel in pipeline per il nuovo marchio.