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Cresce l’interesse dei turisti internazionali verso l’offerta di viaggi enogastronomici in Italia. Da questo punto di vista, anzi, il nostro Paese vende oggi meglio delle destinazioni competitor. Sono i risultati principali che emergono da un’inedita indagine realizzata da Risposte Turismo sui wine tourism operator stranieri. La ricerca è stata presentata nell’ambito della quinta edizione del Food and Wine Tourism Forum, svoltosi ieri al castello di Grinzane Cavour.
Nel dettaglio, l’approfondimento di Risposte Turismo mostra quindi un crescente interesse all’estero sulla destinazione Italia (55% degli intervistati). Dato confermato dal riscontro relativo alle prenotazioni di wine tour in Italia negli ultimi mesi rispetto ad altri paesi competitor (46% dei to intervistati, con solo il 10% a registrare altri Paesi in crescita maggiore rispetto all’Italia). Tra i riscontri che arrivano dal panel di operatori intervistati, il maggiore accordo (85%) si riscontra sulla crescente propensione a spendere di più per questo genere di viaggi ed esperienze, a sottolineare così l’importanza di questo segmento turistico e le sue implicazioni di spesa e attivazione economica sui territori italiani.
La Toscana, in particolare, risulta essere in testa alla classifica delle preferenze generali dei turisti stranieri con il 53% dei voti, davanti al Piemonte (29%), al primo posto per i wine expert, e alla coppia Sicilia e Veneto (5% ciascuna). La Toscana è
L’indagine ha evidenziato inoltre alcune aree di miglioramento nel sistema enoturistico italiano. Il 37% dei tour operator interpellati evidenzia una mancanza di coordinamento tra i player dell’offerta, mentre il 29% del campione considera che i servizi e le attività proposte dalle cantine siano troppo limitati. Altra area di miglioramento è stata infine individuata dai rispondenti nella presenza, ancora debole, sul web e nell’assenza di servizi online dedicati al turista (disponibilità, prenotazioni, e-shop).
«Con la Toscana a confermarsi best wine destination – spiega il direttore di risposte Turismo, Anthony La Salandra – dall’approfondimento spiccano aree che stanno accendendo nuovo o maggiore interesse da parte dei tour operator e della loro clientela: Sicilia su tutti i mercati, Piemonte soprattutto per gli europei e Puglia per gli americani, seguite da Friuli-Venezia Giulia e Veneto. Un aspetto interessante, infine, è quello della prevalenza di tour e proposte che coinvolgono più di una regione italiana a sottolineare l’importanza della collaborazione nello sviluppo di prodotti enoturistici che escano dai confini della singola destinazione, con tutte le implicazioni e necessità di collaborazione strategica che questo comporta».