domenica, Aprile 2, 2023

Tutti i benefici e 10 curiosità da sapere sul padel

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Il padel è lo sport del momento, registrando un vero e proprio boom con una crescita esponenziale di appassionati e praticanti. In Spagna è lo sport più praticato dopo il calcio e in Italia ci stiamo avvicinando. Ha conosciuto un’evoluzione velocissima tanto da far spuntare campi da gioco praticamente ovunque e un’enorme virilità sui social generata da un gran numero di personaggi famosi che lo praticano assiduamente, tra cui Francesco  Totti e Bobo Vieri (che ha pure organizzato un torneo). Inventato nel ’69 dal messicano Enrique Corcuera, si è propagato in modo formidabile in Argentina e Spagna, “genitrici” del padel, e poi a livello internazionale, tanto che alla denominazione (ispanizzata) padel è stata assegnata la definizione di Promoción de actividades deportivas, educativas y lúdicas. L’acronimo a battesimo dello sport è stato confermato nel 1991 nell’atto di fondazione della Ipf che oggi riconosce 34 federazioni nazionali. Ma è praticato in un numero molto maggiore di paesi. In Italia si parla di 100.000 mila praticanti con circa 400 campi (ma la richiesta è sempre più alta) e sempre più tennis club che stanno iniziando a convertire campi tradizionali in campi da padel. Gensan, che si occupa di integrazione alimentare e benessere psico-fisico, ha raccolto 10 curiosità legate al mondo del padel con il contributo di Stefano Carosso – Biologo Nutrizionista e Dottore in scienze motorie – e Andrea Rositano, istruttore primo livello di padel. E sugli infortuni? Si è pronunciato Paolo Arrigoni, ortopedico. 

DURATA MEDIA DI UNA PARTITA

Una partita può durare dai 60 ai 90 minuti, dipende da quanto la partita è combattuta. Anche gli scambi hanno una durata molto variabile. Di 6’ 48” il punto più lungo mai registrato nel circuito professionistico (WPT) a Città del Messico nell’Open 2021. 

I TALENTI DEL PADEL

La Spagna è il Paese europeo con la maggior diffusione di questo gioco e anche la più longeva. Basti pensare che il padel è lo sport più praticato, secondo solo al calcio. Ecco spiegato perché sono così forti. Nelle grosse proprietà spagnole è più probabile trovare un campo da padel in giardino che una piscina. Il livello italiano sta crescendo come in tutti gli sport che prendono piede, occorre tempo. Nessun italiano è mai riuscito a vincere un torneo del circuito professionistico. 

L’IMPORTANZA DEI MANCINI

Essendo un gioco fatto di colpi con dinamiche simili uno dall’altro e abituati statisticamente a giocare con giocatori destrorsi, i mancini sono più richiesti per l’imprevedibilità che riescono a imprimere durante gli scambi. 

QUANTE CALORIE SI BRUCIANO? 

Calcolare il consumo calorico di un compito molto difficile in quanto è una variabile dettata da più fattori. Ovviamente più gli scambi sono statici meno aumenta il dispendio, di conseguenza come tutti i giochi di squadra le variabili sono tante. Dipende dal livello dei giocatori e dall’intensità che prende la partita. Più una persona diventa forte, più diventa ergonomica e impara a consumare meno.

IL PADEL FA BENE 

Come tutto quello che è movimento, viene sempre consigliato per mantenere uno stato di forma e di salute ottimale. Il padel fa bene e se associato ad un’alimentazione bilanciata e ad uno stile di vita sano, va considerato come tutti gli altri sport. Ovvero indispensabile e da praticare con frequenza, non saltuariamente.

L’ALIMENTAZIONE 

È importante seguire un’alimentazione bilanciata senza tralasciare nessuno dei nutrienti a favore di altri. Per quel che riguarda le quantità, occorre che siano adeguate al dispendio calorico che ognuno di noi ha sulla giornata. In sintesi, più si gioca e più si deve mangiare.

REINTEGRARE DOPO LA PRATICA

È fondamentale reintegrare liquidi e sali minerali dopo l’attività fisica tenendo presente il proprio piano alimentare. Non è un obbligo integrare dopo un match se è ben contestualizzato all’interno della giornata e dei pasti. Occorre però fare attenzione a bilanciare il tutto. Se non si riesce a raggiungere la quota di nutrienti attravero l’alimentazione, in primis è fondamentale capire qual è il nutriente da integrare. 

PADEL, SPORT SENZA LIMITI 

Essendo movimento non c’è nessun limite, però non essendo uno sport che ti porta a fare uno sforzo simmetrico nel lungo periodo se non cerchi di compensare lo sbilanciamento con un’adeguata preparazione atletica potresti poi manifestare delle problematiche e a lungo termine sviluppare delle sindromi come tutte quelle che si vedono negli sport asimmetrici. 

COME EVITARE GLI INFORTUNI

Il padel si pratica con una racchetta rigida con cui si scambia una pallina identica a quella che si utilizza per giocare a tennis, all’interno di un campo rettangolare chiuso da quattro pareti. La mancata coordinazione del gesto tecnico è sicuramente uno dei fattori più importanti per i traumi, così come lo sono i numerosi cambi di direzione e l’uso più intenso della racchetta che comportano stress ripetitivi sull’apparato muscolo-scheletrico e articolare. Come suggerisce il dott. Paolo Arrigoni, ortopedico, parte del team della Prima Ortopedica dell’ASST Gaetano Pini-CTO e appassionato di padel, è necessario non interrompere bruscamente la catena cinetica che consente a un giocatore di padel di muovere velocemente la racchetta, riducendo così al minimo gli sforzi funzionali a livello articolare. «La catena cinetica – specifica l’esperto – inizia dai piedi e coinvolge le ginocchia, le anche, il rachide lombare e il tronco, la spalla, il gomito, il polso fino alla mano e alla racchetta. Quando il trasferimento di energia non è ben coordinato, la catena si interrompe, determinando un sovraccarico a una o più articolazioni. Nel padel, diversamente dal tennis, si eseguono soprattutto colpi over-head, per esempio il bandeja, il vibora, lo smash, quasi sempre piatti o in backspin, con sovraccarichi funzionali a tutte le articolazioni. Per questo le articolazioni degli arti superiori sono più suscettibili a lesioni croniche, da overuse e microtraumi ripetuti. Le articolazioni degli arti inferiori, invece, sono più colpite da lesioni acute » .

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