lunedì, Giugno 5, 2023

Damien Hirst ha bruciato le sue opere dopo averle vendute come nft

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L’artista britannico Damien Hirst ha bruciato centinaia delle sue opere in diretta streaming dopo averne venduto le versioni nft. Da sempre noto per la sua eccentricità, Hirst ha lanciato la sua prima collezione di nft The Currency – composta da 10mila opere originali – a luglio 2021. Per ogni opera, ai collezionisti interessati è stata data la possibilità di scegliere tra acquistare gli nft – a circa 2mila dollari l’uno – o la versione fisica dell’opera. 

Fin dal principio, è stato chiarito che nel momento in cui l’acquisizione di una delle due versioni dell’opera sarebbe stata completata, il corrispettivo sarebbe stato distrutto. Secondo i dati forniti dalla galleria londinese Newport Street, 5.149 collezionisti hanno optato per la versione fisica dell’opera, mentre i rimanenti 4.851 hanno scelto la versione nft. Lunedì 10 ottobre Damien Hirst ha fatto sapere ai suoi follower che avrebbe bruciato circa mille delle sue opere martedì. 

La storia:

  1. Cosa sono gli nft, in breve
  2. Damien Hirst

Cosa sono gli nft, in breve

Un Non-fungible token (nft) è un gettone digitale salvato su blockchain che certifica la proprietà di un’opera digitale. È “non fungibile” perché è pensato per non essere rimpiazzabile con un suo equivalente. Una banconota da dieci euro, per esempio, è fungibile perché se la sostituisci con un’altra banconota da dieci euro il valore che hai in mano è sempre lo stesso. Una figurina di un noto sportivo autografata dallo stesso è invece unica e pertanto non fungibile. 

Il concetto con gli nft è più o meno lo stesso. L’nft non è l’opera digitale da voi acquistata, ma il certificato di proprietà che dimostra che l’opera, originale e firmata digitalmente dall’autore, è vostra. È ormai da diverso tempo il business dell’arte digitale si sta diffondendo, e molti lo considerano una base fondamentale del modo in cui andremo a concepire l’arte nel futuro. 

Damien Hirst

Vincitore del prestigioso Premio Turner britannico e da sempre noto per le sue opere eccentriche e controverse, l’oggi 57enne ha parlato del rogo come di un simbolo di una trasformazione inevitabile. 

Molte persone pensano che stia bruciando milioni di dollari di arte ma non lo sto completando, sto completando la trasformazione di queste opere d’arte fisiche in nft bruciando le versioni fisiche” – ha scritto su Instagram lunedì – “il valore dell’arte digitale o fisica che nella migliore delle ipotesi è difficile da definire non andrà perso, sarà trasferito alla nft non appena saranno bruciati”. Quando gli hanno chiesto come si senta a bruciare le sue opere, Hirst ha detto “meglio di quanto mi aspettassi”.

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