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Nel 2023 potrebbero essere maturi i tempi per vedere finalmente il sistema operativo MacOs a bordo di un modello di iPad, come suggerito da alcune indiscrezioni che riguardano naturalmente la versione attualmente più potente in catalogo Apple, ovvero l’iPad Pro con chip M2. La possibilità di lavorare su un dispositivo tutto schermo con il sistema operativo di solito a disposizione dei computer fissi o portatili Apple garantirebbe un’esperienza più performante e completa a livello di produttività o di creazione contenuti multimediali, come chiesto a gran voce soprattutto da una platea professionale. Che cosa attendersi da un iPad con Macos a bordo?
Sono passati pochi giorni dalla presentazione dei nuovi iPad con l’introduzione non solo della nuova generazione dell’iPad standard, ma anche del iPad Pro con chip M2 che aumenta notevolmente le performance di quello che risulta essere il tablet più performante nel catalogo della morsicata. Tuttavia, il sistema operativo che governa il dispositivo è ancora iPadOs (16.1, qui le novità) e, seppur ottimizzato per la dimensione dei tablet, può non soddisfare i palati più esigenti che invece vorrebbero sfruttare le potenzialità di M2 con la comodità di un tablet e un sistema operativo più ampio e completo come MacOs. Secondo quanto anticipato dal leaker Majin Bu, Apple starebbe testando sugli iPad Pro M2 una versione adattata e semplificata di MacOs chiamata in codice Mendocino, che potrebbe poi essere diffusa al pubblico il prossimo anno, nel 2023.
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Quanto credito dare a questa anticipazione? Sono oltre dieci anni che si pensa a un iPad con MacOs, per unire idealmente i due mondi sempre più vicini lato hardware. Possibile anche l’opzione a metà strada con un iPadOs sempre più ibrido con menu e opzioni prese da MacOs, come peraltro già successo con la gestione a finestre Stage Manager.