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Dopo Carlos Tavares, anche Oliver Zipse, CEO di BMW e presidente di ACEA, ha lanciato l’allarme sul rischio che a seguito dello stop alle vendite delle nuove vetture endotermiche, l’acquisto delle auto possa diventare solamente ad appannaggio delle persone facoltose. Infatti, aver fissato una data per l’eliminazione graduale dei veicoli a benzina e diesel, potrebbe far scomparire dal mercato le auto più accessibili.
Zipse ha affermato in un’intervista, che BMW non ha fissato una data per la fine della produzione di veicoli a combustione interna. Inoltre, ha messo in guardia dal vietarne la vendita.
Non vogliamo che le auto vengano portate via dal segmento di base, politicamente è super pericoloso. Se all’improvviso si rende un’auto solo per i ricchi, si fanno solamente danni.
Insomma, il numero uno di casa BMW non vede di buon occhio l’obiettivo di “phase-out” della Commissione Europea e quelli di diversi stati americani, come la California. Il costruttore tedesco sta portando avanti un programma anche molto ambizioso di elettrificazione ma teme che oltre ai problemi sociali, fissare una data fissa per porre fine alle vendite dei modelli a combustione interna potrebbe pure portare le persone a continuare a guidare le loro vecchie auto.
E BMW non vuole che si presenti questo scenario. Per questo continuerà ad offrire anche modelli endotermici, finché sarà possibile, per proporre un’ampia possibilità di scelta senza limitazioni. Zipse ha pure aggiunto che non ci sono segnali a livello mondiale che il motore a combustione possa diventare obsoleto nei prossimi 15 anni.
Come politico starei molto attento… perché stai portando via le auto per regolamento.
Comunque, come già affermato in passato, BMW sarà pronta ad offrire solo auto ad emissioni zero dove sarà richiesto. Lo potrà fare grazie ad una gamma di vetture elettriche in continua crescita. Gamma che nel corso del 2023 si arricchirà di ulteriori nuovi modelli come la BMW i5.