sabato, Giugno 10, 2023

La stanza delle meraviglie di Guillermo del Toro è l'antologia horror che vorremmo vedere ogni anno

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Può essere una serie antologica – nello specifico l’elegante e grottesca La stanza delle meraviglie di Guillermo del Toro (otto episodi distribuiti tra il 25 e il 28 ottobre su Netflix) – eterogenea eppur unitaria, coesa narrativamente ma non stilisticamente, individualista eppure corale – essere priva di alti e bassi? La risposta è sì, tanto che ci auguriamo che Cabinet of Curiosities diventi un appuntamento fisso – un po’ come **La paura fa novanta **di I Simpson – di Halloween. Un po’ Ai confini della realtà e un po’ Masters of Horror, un po’ I racconti della cripta e un po’ Alfred Hitchcock Presents è formata da otto fiabe dell’orrore contorte e perturbanti. Guillermo Del Toro ha scritto solo due degli episodi di Cabinet of Curiositiese e non ne ha diretto nessuno, lasciando ad alcuni tra i migliori registi del genere del panorama cinematografico libero sfogo ai propri incubi. La sua presenza si percepisce ovunque, nonostante si evinca che ai registi di ciascuno episodio sia stata lasciata carta bianca. Mentre la maggior parte delle antologie horror sono spesso frammentate dal punto di vista narrativo ed estetico, il compendio di del Toro mostra di essere allo stesso tempo coesa e diversificato.

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La presenza di Del Toro non si limita ad aleggiare oniricamente, è anche fisica: introduce ciascun episodio emergendo sinistramente dalla tenebra come un Maestro di cerimonie dell’orrore, un Alfred Hitchcock poco sornione, avvicinandosi al gabinetto del titolo per prendere un oggetto dal suo interno e descriverne la storia che gli appartiene con piglio ominoso. I racconti sono di volta in volta macabri, inquietanti, raccapriccianti. Alcuni hanno una morale di fondo che denuncia l’avidità e l’arroganza, altri descrivono un terrore originato dalla suggestione e generato dai fantasmi della mente piuttosto che da amenità soprannaturali reali, tutti sono accomunati da un livello di dettaglio maniacale e un design impeccabile. Pensiamo che La stanza delle meraviglie di Guillermo del Toro possa diventare una vera delizia per gli appassionati di cinema horror e dell’ultraterreno che amano trastullarsi nel macabro, grottesco, ripugnante e viscido, ma anche nell’impalpabile, fantasmagorico e suggestivo orrore gotico.

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